E’ tutto pronto nella cappella Sistina che per la venticinquesima volta ospitera’ uno dei riti piu’ segreti e carichi di mistero al mondo, il Conclave. In meno di una settimana, dalla chiusura ai visitatori alle 13.00 del 5 marzo chiusura ai visitatori, l’organizzazione del Vaticano ha allestito tutto il complesso arredamento, dalle stufe ai tavoli, dal pavimento rialzato alle tappezzerie. Ventiquattro sono stati finora i Conclavi che si sono succeduti in quella che resta pur sempre, nonostante gli enormi flussi giornalieri di visitatori e pellegrini, una cappella papale, luogo identitario della Chiesa romano-cattolica. Dalle ore 20.00 del 28 febbraio 2013, data di inizio della ‘Apostolica Sede Vacans’, un’equipe di 40 persone ha lavorato per realizzare nella Cappella Sistina la ‘fotocopia’ dei precedenti Conclavi, dove tutto dovra’ restare immutabile come da secoli, riproducendo anche nei minimi particolari – grazie ad una ricca documentazione fotografica – la millenaria tradizione. Dai depositi sono state disinballate tutte le attrezzature gia’ utilizzate in precedenza, mentre nei laboratori sono stati realizzati i manufatti in legno per gli allestimenti.
La squadra e’ stata coordinata dall’ingegner Paolo Sagretti, responsabile della Floreria della Citta’ del Vaticano, un ruolo che tra gli incarichi di fiducia prevede il coordinamento della preparazione logistica delle udienze, delle cerimonie pontificie e l’arredamento del conclave.
La Cappella Sistina – che solo nel 1996 divenne sede ufficiale del Conclave con la Costituzione Apostolica ‘Universi Dominici Gregis’ di Giovanni Paolo II – e’ stata arredata con 115 sedie di ciliegio, contrassegnate dal nome e cognome di ciascun cardinale elettore, e dodici tavoli di legno grezzo coperti da un panno beige e satin bordeaux: sei sul lato destro e sei sul sinistro, disposti su due file di diverso livello. Davanti all’altare, sotto il michelangiolesco Giudizio Universale, un tavolo per l’urna di legno grezzo dove saranno raccolte le schede con i voti, e un leggio con il Vangelo sul quale i porporati presteranno giuramento.
I cardinali non cammineranno sul pavimento, ma su una struttura piana in legno coperta da un panno beige, alta 50-60 centimetri da terra ed in linea con il secondo gradino dell’altare. Sono pronti anche il sacchetto in velluto per ritirare le schede e i segnaposti con i nomi dei Cardinali, che saranno dotati di penna, cartellina rossa d’appoggio e una scheda per scrutinio. Come e’ tradizione dal 1939, con il Conclave che elesse Papa Pio XII, al di la’ della cancellata marmorea, sara’ collocata la celebre stufa (due strutture simili collegate) che verra’ impiegata per bruciare le schede e dalla cui canna fumaria uscira’ la ‘fumata’. I risultati delle votazioni saranno infatti resi visibili dal colore delle fumate che usciranno dal comignolo installato sulla copertura della Cappella Sistina: fumata nera nei casi di non raggiunta maggioranza, fumata bianca per la elezione del nuovo Sommo Pontefice.
La stufa, in ghisa, di forma cilindrica rastremata, di altezza pari a un metro circa e di diametro medio di 45 centimetri, e’ dotata di uno sportello inferiore per l’accensione dell’innesco, con valvola manuale di regolazione del tiraggio e di uno sportello superiore per l’introduzione dei documenti da bruciare. Sulla calotta superiore della stufa sono riportate, mediante punzonatura, le date di elezione al Soglio Pontificio e i nomi degli ultimi sei Pontefici. Le fumate nere saranno ottenute con la bruciatura delle schede; la fumata bianca con la bruciatura delle schede e di paglia umida. Nel conclave del 2005 venne anche utilizzata per la prima volta un’apparecchiatura ausiliaria a fumogeni per incrementare la visibilita’ delle fumate. Per migliorare il tiraggio, la canna e’ preriscaldata mediante resistenze elettriche ed e’ dotata di un ventilatore da avviare in caso di necessita’.
































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