Piero Fassino, candidato per il secondo mandato da sindaco di Torino per il Partito Democratico, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus e ha fatto un bilancio sui suoi cinque anni da primo cittadino: "Che voto mi darei? Credo che abbiamo fatto un buon lavoro, sono stati cinque anni molto intensi e i risultati sono visibili. Abbiamo ridotto l’indebitamento della città in modo consistente, riportandolo a una misura fisiologica, visto che l’indebitamento di oggi è quello che Torino aveva nel 2003”.
“Abbiamo garantito tutti i servizi ai cittadini che nonostante i tagli subiti dai comuni hanno visto garantito ogni tipo di servizio, dagli asili nido ai trasporti pubblici, passando per l’assistenza domiciliare agli anziani o le scuole materne. Abbiamo garantito tutto, abbiamo continuato a investire nella trasformazione di Torino, unendo le risorse nostre, che erano minori, a risorse anche private, e questo ci ha permesso di continuare a investire. Un grande investimento ha riguardato anche la cultura e ora Torino è anche una città turistica. Poi abbiamo anche emergenze difficili, come quella degli sfratti. La crisi li ha fatti lievitare, siamo intervenuti a sostenere migliaia di famiglie. E poi abbiamo fronteggiato l’emergenza rom. Abbiamo svuotato un campo di 800 rom, non con le ruspe, ma trovando collocazioni abitative diverse che ci hanno permesso di restituire quell’area alla città".
Sull’eventuale secondo mandato da Sindaco di Torino: "La sfida è quella di passare da una fase in cui abbiamo gestito e contrastato la crisi a una fase di rilancio. Ci sono molti segnali a Torino di una incipiente ripresa economica. Per la prima volta dopo sei anni c’è una riduzione della disoccupazione e un aumento degli occupati. Questo ci mette davanti a uno scenario economico in evoluzione, che noi vogliamo cogliere per rilanciare crescita, sviluppo e portare alla creazione di ulteriori posti del lavoro".
































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