In prevalenza giovani dai 25 ai 44 anni. E poveri, molto colpiti dalla crisi economica. Ne’ di sinistra ne’ di destra. Diffidenti nei confronti dell’Europa (che secondo la grande maggioranza di loro ha portato piu’ svantaggi che vantaggi) cosi’ come verso l’immigrazione, vista come elemento di concorrenza nel mercato del lavoro. Sono gli elettori del Movimento 5 Stelle secondo una ricerca di Swg che l’Espresso pubblica in esclusiva nel suo nuovo numero.
Dal punto di vista anagrafico, il sondaggio lascia pochi dubbi: il consenso al movimento di Grillo e’ piu’ alto rispetto alla generalita’ degli italiani in tutte le fasce under 45 e piu’ basso sopra i 54. Un dato che i deputati Federico D’Inca e Azzurra Cancelleri, chiamati da l’Espresso a commentare la ricerca, e’ connesso con la maggiore diffusione del web fra i giovani e con la loro difficolta’ a trovare un lavoro. Interessanti anche i risultati sul ‘sentiment’ politico degli elettori M5S: la maggioranza infatti si definisce "ne’ di destra ne’ di sinistra", mentre il 30 per cento si colloca a sinistra e il 22 per cento a destra. Molto evidente la lontananza dal governo (il 95 per cento boccia Letta) e dal Quirinale (il 90 per cento esprime sfiducia verso Napolitano).
Fra i dati piu’ interessanti, la curiosita’ che gli elettori del M5S sembrano nutrire verso Matteo Renzi, il secondo leader dopo Grillo nell’indice di fiducia, con il 35 per cento; mentre il 44 per cento giudica addirittura "innovative e valide" le sue proposte. Bocciata l’immigrazione: il 52 per cento degli elettori di Grillo sostiene che gli immigrati "hanno dei privilegi" e il 54 per cento che vanno semplicemente "respinti". Promosse invece le unioni civili fra persone omosessuali: il 64 per cento si dice d’accordo.
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