Sulla base dei tabulati di Palazzo Madama, alla votazione sulla legge proroga sulle deleghe dello spettacolo, su cui la maggioranza ha rischiato di andare sotto per 9 voti di differenza, erano presenti complessivamente 104 senatori, la metà del totale.
In proporzione alla loro composizione e al netto di chi risulta in missione, i più assenti risultano quelli di Fratelli d’Italia a quota 31 sul totale di 63 del gruppo, pari al 50% (altri 32 erano in aula al momento del voto e 15 in missione). Il gruppo più ‘virtuoso’, con un solo assente, è Italia viva: 7 senatori erano in aula sugli 8 complessivi.
Presenze sparute anche tra le opposizioni. Il Pd risulta assente al 50%: mancavano all’appello 18 senatori sui 36 complessivi, mentre 8 erano in missione. Stessa percentuale di assenza tra i forzisti: 10 non c’erano, altrettanti presenti.
Nella Lega si contano 18 assenze sui 29 del gruppo (i votanti sono stati 11). Seguono 8 assenti del M5s, sul totale di 26 (18 i votanti).
Per il gruppo Misto, che conta 8 parlamentari e comprende tre senatori a vita, gli assenti sono stati 6 (2 in aula). Per il gruppo di Coraggio Italia-Udc-Noi moderati-Maie, le assenze sono state 5 e per il gruppo delle Autonomie, che ha 7 senatori, mancavano al voto 4 parlamentari mentre 3 erano in aula.































