Torna la voglia di viaggiare, ora che il virus morde meno rispetto a prima. Voglia di viaggiare che prende anche chi sceglie di trascorrere un trimestre, un semestre o un anno scolastico all’estero, sui banchi di un liceo oltreoceano o davanti alla lavagna di una scuola straniera.
Non sono pochi i giovani italiani che decidono di trascorrere un periodo di studio oltre confine. Rispetto all’anno scorso si registra una crescita del 51% dell’Inghilterra, a testimonianza del fatto che la Brexit non ha avuto conseguenze negative. In generale UK, Irlanda (+45%) e Canada (+28%) hanno compensato la diminuzione di disponibilita’ degli USA – che dopo due anni di pandemia hanno ridotto la concessione di visti – e anche l’incertezza sulla riapertura di Australia e Nuova Zelanda.
C’e’ interesse anche per la Spagna (+61%) e per il Canada francofono, in linea con l’evidente crescente interesse per il francese (Francia + 28%, Belgio +50%).
I dati sono resi noti da Wep, che domenica 22 maggio ha dato appuntamento nel centro di Torino a circa 200 studenti che hanno deciso di partire con l’High School Program per una giornata dedicata alla mobilita’ internazionale con contenuti, sfide e percorsi per conoscere da vicino – attraverso il gioco – cultura, tradizioni e aneddoti dei Paesi stranieri che ospiteranno i liceali torinesi.