Con la legge di stabilità "la tasse vanno giù in modo sistematico, costante e anche sorprendente". "Lo slogan di questa legge di stabilità è: l’Italia con il segno più". "Si scrive legge di stabilità ma si pronuncia legge di fiducia, per un paese più semplice e più giusto". Sono alcune delle frasi pronunciate dal presidente del Consiglio Matteo Renzi durante una conferenza stampa per annunciare l’ok del Consiglio dei ministri alla manovra economico del governo, che si aggira intorno ai 30 miliardi (“nella versione base la legge di stabilità vale poco meno di 27 miliardi, nella versione accessoriata 30 miliardi") e che, secondo il premier, “è una legge di stabilità che contiene molte buone notizie”.
Questa è comunque Stabilità che abolisce le tasse sulla casa, “per sempre e per tutti”. Via le tasse sulla prima casa per uno “shock fiscale”, spiega il capo del governo. “Significa dire: cari italiani, non si scherza, le tasse vanno giù. E più vanno giù, più speriamo che l’economia vada su in una visione ‘ninomanfrediana’ dell’economia". "Ridurre la tassazione sulla prima casa con l’80 degli italiani proprietari di casa significa dire ‘è finita la fase in cui si continua a tassare, tassare, tassare’. Ha un valore simbolico, evocativo, di fiducia. E’ una valutazione strettamente politica. E poi io credo che lo sblocco della tassazione sulla prima casa possa portare a investire sul mattone".
Renzi, prima di volare a Bruxelles dove prenderà parte al Consiglio Ue, ha voluto illustrare alla stampa la legge di Stabilità del governo. E ha spiegato, tra le altre cose, che in quella che una volta veniva chiamata Finanziaria vengono confermati gli eco bonus, i bonus mobili e altre misure confermate per lo sblocco dell’edilizia. Nella Legge di Stabilità inoltre ci saranno "450 milioni per chiudere la ferita della Terra dei fuochi. Se a Terzigno e Caivano leviamo le ecoballe entro il 2017", ha spiegato Renzi, sarà migliorato lo stato di "oltre l’80% della cosiddetta Terra dei fuochi".
Nella legge di Stabilità è prevista la riduzione "da ottomila a mille" delle partecipate. La manovra vede anche il "tetto ai dirigenti, riduzione poltrone, trasparenza dei dati". Risparmi sono attesi anche dal contenimento delle spese informatiche: "Comprare meno prodotti, usare meglio i dati. La rivoluzione digitale fa risparmiare".
Arriva "la prima misura organica contro la povertà, soprattutto per i minori" che vede uno stanziamento di "600 milioni nel 2016, un miliardo nel 2017 e un altro miliardo nel 2018, più 100 milioni in un rapporto fertile con le fondazioni bancarie, i Comuni e il terzo settore". In ogni caso "contro la povertà non servono sussidi ma creare lavoro e ricchezza".
"Le città metropolitane non hanno tagli nel 2016, le province sì, di 600 milioni di euro. Salvaguardiamo le funzioni essenzali: strade e scuole". "Sulle pensioni ci sono quattro misure: no tax area per i pensionati, settima salvaguardia per gli esodati, opzione donna e part time".
Su situazioni particolari tipo il Giubileo: "Prima della fine dell’anno ci saranno nuove misure di sostegno economico, se con un decreto o con altre misure che poi confluiranno nella legge di stabilità lo vedremo dopo, ma ci saranno".
"Ci sono ancora sgravi per chi assume, meno di prima ma sbrigarsi, chi assume nel 2016 vede ridursi gli sgravi contributivi del 40% fino al 2018, chi vuole assumere lo faccia adesso". "Ci sono 400 milioni di euro sul fondo per la disabilità ‘Dopo di noi’. È una riforma strutturale che deve essere approvata nel 2016".
"La Spending è la spending che ci aspettavamo, sostanzialmente da 5 miliardi”.
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