Per la prima volta il pandoro supera il panettone nelle preferenze dichiarate dei consumatori italiani.
A decretarlo è un’indagine di AstraRicerche per Unione Italiana Food, che assegna al dolce veronese il 52,6% dei “like”, contro il 47,4% del grande classico milanese con i canditi.
Un sorpasso di misura, che arriva a ridosso della Vigilia del 24 dicembre e dell’avvio ufficiale delle feste natalizie, periodo cruciale per i consumi alimentari.
I protagonisti della tavola di Natale… e dell’export
Se il verdetto del “derby” natalizio premia il pandoro sul piano del sentiment, sul fronte degli acquisti la coppia simbolo del Natale resta saldamente al centro delle tavole italiane.
Nel solo mese di dicembre vengono venduti oltre 33 milioni di pezzi tra panettoni e pandori, pari a circa il 70% dei consumi annui complessivi. Numeri che testimoniano il peso economico del periodo natalizio per l’industria alimentare e, in particolare, per il comparto dolciario.
Per la prima volta il pandoro sorpassa il panettone fra i dolci natalizi preferiti dagli italiani. Il panettone resta comunque il secondo dolce più acquistato del Natale.
Il legame con la tradizione rimane fortissimo. Otto italiani su dieci indicano panettone e pandoro come i veri protagonisti delle tavole delle feste. Allo stesso tempo, emergono segnali di cambiamento nelle abitudini di consumo: cinque italiani su dieci dichiarano di averne aumentato il consumo anche prima e dopo le festività, a conferma di una progressiva destagionalizzazione dei due grandi lievitati natalizi.
Panettone e pandoro non sono però solo un fenomeno domestico, ma anche ambasciatori dell’italianità nel mondo. Nel 2024 l’export ha raggiunto 13.468 tonnellate, per un valore di 113 milioni di euro.
L’Europa rappresenta il primo mercato di riferimento, con Francia, Germania, Belgio, Svizzera e Regno Unito in testa, seguita da Stati Uniti, Canada, Australia, Brasile e Argentina.
Numeri rilevanti anche per gli altri dolci (e non solo)
Accanto ai due protagonisti principali, anche altri dolci tipici del Natale registrano numeri rilevanti. Il torrone raggiunge nel solo mese di dicembre vendite pari a 1.600 tonnellate, equivalenti al 25% del consumo annuo.
Molto positivi anche i dati sul cioccolato: tra tavolette e praline, a dicembre si consumano 18 mila tonnellate, mentre le creme spalmabili dolci arrivano a quota 4.900 tonnellate.
Il buon andamento dei consumi interni si riflette anche sui mercati internazionali. Nel 2024 le esportazioni italiane di cacao e cioccolato hanno toccato 414.940 tonnellate, con un aumento del 4,9% in volume e del 17,2% in valore, per un totale di 2.883 milioni di euro. Praline e specialità al cioccolato si confermano così tra i prodotti più apprezzati del Made in Italy dolciario all’estero.
Il torrone raggiunge nel solo mese di dicembre vendite pari a 1.600 tonnellate, equivalenti al 25% del consumo annuo
Sui menu gastronomici delle feste non mancano infine i pilastri della tradizione alimentare italiana. La pasta resta centrale, con un consumo stimato di 1,5 chili a testa nel periodo natalizio, pari a circa 15 piatti per persona.
Al cenone della Vigilia è presente anche il pesce, compreso quello surgelato, che nel solo mese di dicembre registra consumi pari a 8.200 tonnellate.
Tra preferenze che cambiano e tradizioni che resistono, il Natale conferma dunque il ruolo centrale del cibo come elemento culturale ed economico. E mentre il dolce veronese vince per la prima volta la sfida delle preferenze sugli scaffali e nelle dichiarazioni dei consumatori, panettone e pandoro insieme continuano a dominare le feste degli italiani e a portare il gusto del Natale Made in Italy nel mondo.































