Circa 100mila fedeli partecipano in piazza San Pietro all’Udienza Generale di oggi (alla quale si erano prenotati in 70mila richiedendo i biglietti gratuiti alla Prefettura della Casa Pontificia). In prima fila c’e’ anche Ignazio Marino, candidato a sindaco di Roma per il Pd, che e’ stato salutato da Papa Francesco che compiva il consueto giro in jeep scoperta di piazza San Pietro, prima dell’Udienza. Il candidato ha cosi’ consegnato al Pontefice un pacchetto bianco.
"Ricordo quando bambino si sentiva nelle famiglie cattoliche, e anche nella mia: ‘No, a casa loro non possiamo andare, perche’ non sono sposati per la Chiesa, o perche’ sono socialisti o atei!’. Era come una esclusione. No, non potevi andare!". Sono parole del Papa, che ha proseguito: “Adesso, grazie a Dio, non si dice quello, no? Non si dice! C’era come una difesa della fede, ma con i muri: il Signore ha fatto dei ponti". "Il cristiano che vuol portare il Vangelo deve andare per questa strada: sentire tutti! Ma adesso e’ un buon tempo nella vita della Chiesa: questi ultimi 50 anni, 60 anni sono un bel tempo, perche’ non si dice piu’ quello".
Papa Francesco si e’ soffermato nella sua omelia di oggi (diffusa dalla Radio Vaticana) sull’atteggiamento "coraggioso" di Paolo che rispetto agli altri Apostoli "si avvicina di piu’ al cuore" di chi ascolta, "cerca il dialogo". Per questo, ha osservato, l’Apostolo delle Genti fu davvero un "pontefice, costruttore di ponti" e non "costruttore di muri". Questo, ha aggiunto, ci fa pensare all’atteggiamento che sempre deve avere un cristiano. "Un cristiano – infatti – deve annunziare Gesu’ Cristo in una maniera che Gesu’ Cristo venga accettato, ricevuto, non rifiutato". "Ma – si e’ chiesto il nuovo Papa – perche’ Paolo ha agito cosi’?". "Innanzitutto – ha risposto – perche’ questo e’ il modo di Gesu’ che ha parlato con tutti, con i peccatori, i pubblicani, i dottori della legge". Paolo, dunque, "segue l’atteggiamento di Gesù. Paolo ha questo atteggiamento, perche’ e’ stato l’atteggiamento di Gesu’".
Lo “Spirito Santo ci guida alla amicizia e alla comunione con Dio e se noi ascoltiamo quello che ci dice” possiamo sentire la sua voce dirci: “Dio ti ama, ti vuole bene”. “Lasciamoci guidare – ha incitato il Papa durante l’udienza generale – dallo Spirito che ci dice che Dio e’ amore, che ci aspetta, che ci ama come un vero papà”.
"E’ una dicotomia assurda pensare di vivere con Gesu’ senza la Chiesa, di seguire Gesu’ al di fuori della Chiesa, di amare Gesu’ senza amare la Chiesa". Il Pontefice spiega che "l’ecclesialita’ e’ una delle dimensioni costitutive della vita consacrata; dimensione che deve essere costantemente ripresa e approfondita. La vostra vocazione – si rivolge Papa Francesco alle suore – e’ un carisma fondamentale per il cammino della Chiesa e non e’ possibile che una consacrata o un consacrato non ‘sentano’ con la Chiesa".
Nella Chiesa non serve proclamare la virtu’ della poverta’, occorre praticarla nella realta’ quotidiana, condividendo vita dei poveri. E’ il messaggio che Papa Francesco ha affidato oggi alle 800 suore di tutto il mondo che ha incontrato nell’Aula Nervi in occasione dell’Assemblea dell’Unione Superiori Generali. "La poverta’ teorica – ha scandito – non ci interessa, la poverta’ si impara toccando la carne di Cristo povero". "La poverta’ – infatti – insegna la solidarieta’ e la condivisione e la carita’, e si esprime anche in una sobrieta’ e gioia dell’essenziale, e nel mettere in guardia dagli idoli materiali che offuscano il senso della vita".
































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