Dani Pedrosa non ha avuto alcun riguardo per i suoi colleghi piloti della MotoGP nel turno di prove ufficiali del GP della Catalogna. Il suo 1.40.893 e’ uno schiaffo a tutti, che lascia il segno. Nuovo record della pista, meglio di quanto fatto da Casey Stoner con la Ducati (800cc) nel 2008 – l’australiano aveva il primato con 1.41.186 – e ancora piu’ veloce di quanto si potessero aspettare i suoi avversari. Il secondo, l’inglese Cal Crutchlow con la Yamaha (privata) e’ a sei decimi, il campione del mondo, Jorge Lorenzo e’ a 0,673s, mentre Valentino Rossi che e’ sesto, e’ a poco piu’ di un secondo. Il tempo di Pedrosa, insomma, ha messo il segno tra il suo livello nella pista del Montmelo’ e quello degli altri.
‘Pedrosa va fortissimo – ha osservato Rossi – non lo vedremo domani’. La valutazione e’ puntuale, perche’ anche il passo del catalano e’ impressionante, oltretutto, Pedrosa potra’ contare su un aiuto in piu’: quello del pubblico, che guarda a Rossi, ma tifa per il suo beniamino. La differenza, oltre ad averla fatta il pilota della Honda, l’ha anche espressa Cal Crutchlow con la sua Yamaha privata. ‘Sono contento di come sono andate le mie qualifiche – ha detto il britannico – ma voglio fare i complimenti a Dani Pedrosa per il suo tempo, e’ impossibile da raggiungere per me’. Crutchlow sta diventando sempre piu’ concreto e questa volta e’ riuscito a mettersi in mezzo alla lotta tutta spagnola tra Pedrosa e Lorenzo. Il campione del mondo in carica della classe regina, cerchera’ di non perdere la ruota del connazionale in gara, ma per lui ci sara’ da faticare.
Oltre al passo di Pedrosa, per domani e’ attesa un’ondata di caldo, con temperature in rialzo. Questo tipo di condizioni peggiorano il rendimento degli pneumatici a contatto con l’asfalto rovente. Per questo la scelta della giusta mescola sara’ fondamentale. ‘In una situazione ‘normale’ – ha osservato a proposito Valentino Rossi – con piu’ caldo si dovrebbe utilizzare la gomma piu’ dura, ma qui non e’ cosi’. Al mattino qui abbiamo 35 gradi sull’asfalto e nel pomeriggio 52, quindi in teoria si dovrebbe utilizzare la dura. Purtroppo la dura non funziona come dovrebbe, slitta piu’ della morbida e la moto tende a muoversi molto. Quindi siamo orientati ad utilizzare la morbida’. Un rischio in piu’ che tutti i piloti dovranno affrontare, mentre per Rossi, c’e’ l’incognita partenza. Al Mugello, scattare dalla retrovie significo’ il contatto che lo mise fuori gioco dopo 500 metri dal via.
‘Purtroppo nelle qualifiche faccio ancora fatica – ammette Rossi – soprattutto nelle frenate toste perdo un pochino rispetto a Lorenzo e Crutchlow, che mi sono davanti. Siamo comunque vicini, avessi migliorato di un decimo e mezzo sarei potuto partire quinto (in seconda fila), anche se non cambia molto. Servira’ scattare bene per non rimanere in mezzo al gruppo. Dovro’ stare attento a Dovizioso e Iannone che con le Ducati vanno sempre bene in partenza, ma se dovessi liberarmi in fretta, sarei li a giocarmela’. Non e’ alla vittoria, pero’ che Rossi allude. ‘Pedrosa non lo vedremo in gara – ha detto Rossi – ma il mio passo e’ piu’ o meno come quello di Lorenzo e Crutchlow, il problema e’ che qui la prima curva e’ lontana dal via, vedremo’.
Discussione su questo articolo