“L’ordine del giorno a firma del collega Andrea Di Giuseppe, sul quale il Governo ha espresso parere favorevole, apre un precedente istituzionale molto grave. Con una legge di bilancio, e addirittura tramite un ordine del giorno, si impegna il Governo a mettere mano alla legge elettorale e alle modalità di voto degli italiani all’estero a meno di 90 giorni da una consultazione elettorale”.
Lo dichiara Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, deputato eletto all’estero.
“La legge di bilancio – continua – è lo strumento con cui si discutono risorse, diritti e politiche pubbliche, non può diventare il veicolo per modificare le regole del gioco democratico a ridosso del voto.
Intervenire sulla normativa elettorale così a ridosso di una consultazione, per di più riguardante una specifica circoscrizione come quella degli italiani all’estero, solleva seri dubbi di legittimità e opportunità. Questa procedura rischia di minare la certezza del diritto e il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche” conclude Ricciardi.






























