Il loro Papa lo hanno gia’ eletto e sono venuti da tutta Italia ad acclamarlo davanti alla Basilica di San Giovanni in Laterano. Hanno l’aria allegra ma risoluta, quella di chi pensa di fare qualcosa di importante. Una rivoluzione, ad esempio. E’ il popolo a 5 Stelle radunato nella piazza romana, quella della sinistra e del 1 maggio, quella che oggi e’ travolta dallo tsunami Beppe Grillo in attesa -sperano- del ciclone nelle urne. Cittadini, dicono, non elettori. Cittadini, come nella storia ben altri rivoluzionari si appellavano. ‘Non siamo politici, non siamo una casta, siamo cittadini punto e basta’, scandisce uno al megafono entrando nella metropolitana ad Anagnina, Roma sud, uno dei punti d’arrivo dei pullman di militanti.
In media giovani, trentenni-quarantenni, in minoranza i maturi e gli anziani, molte donne. Disoccupati e precari, pensionati e studenti, casalinghe e impiegati, un’Italia senza un volto ma col marchio della ‘delusione’, la parola piu’ gettonata, dopo ‘cambiamento e rivoluzione’. Un’armata che ha voglia ‘di fare e cambiare’, ‘non di stare a guardare’.
In piazza zainetti, bandiere di M5S , spillette e gadget, qualche goliardata. Come il sedicente D’Artagnan, vestito proprio da moschettiere, venuto dalla Basilicata con un cartello contro l’Agip e l’attore Rocco Papaleo. Ci sono quelli di Parma, dove il sindaco e’ il ‘grillino’ Federico Pizzarotti, il primo a conquistare un municipio. "In citta’ sono contenti del lavoro fatto finora – dice la consigliera comunale Olimpia Adardi, 32 anni – Ora tocca al Parlamento, li’ sara’ piu’ complicato. Se la gente ha capito e si sveglia…senno’, ogni popolo ha quello che si merita". Arriva da Lucca Massimiliana Saettini, 63 anni, consulente commerciale. "La gente e’ stufa, ha paura del futuro – dice – Mai fatto politica finora, ma ho detto basta. Ho sempre votato a sinistra e sono rimasta sempre delusa. Meglio l’incertezza che la disperazione". Non sono pochi i delusi dalla politica che hanno ritrovato la voglia. Samuele Cucuzza ha 35 anni, fa il fotografo ed e’ venuto in pullman con la fidanzata da Giammichele (Catania), 55 euro a testa andata e ritorno. Alle 12 e’ gia’ sotto il palco, come a un concerto rock. "Sto con Grillo dal 2008, in vita mia ho votato Berlusconi e la sinistra – racconta – ma nessuno ha mantenuto le promesse. Invece in Sicilia i nostri alla Regione si sono subito ridotti del 75 per cento lo stipendio. Ora in Parlamento, via i privilegi e ridare dignita’ alle istituzioni".
I militanti del Movimento suscitano curiosita’. Alcuni passanti si avvicinano ai gruppi, si informano. Nascono discussioni animate. Gli ‘angeli a 5 stelle’ distribuiscono volantini con i ’20 punti per uscire dal buio’, sintesi del programma. Al primo punto il reddito di cittadinanza. "Hanno colto delle lacune del Paese che noi non abbiamo saputo affrontare – dice Eugenio Ricotti, 75 anni, ex sindacalista Cgil -. Loro sono coraggiosi. Per certe cose mi fanno un po’ paura, ma li votero’". "Invece di guardare la tv dovete partecipare – gli dice un ‘grillino’ con la pettorina – Abbiamo bisogno anche della vostra esperienza. L’italiano deve tornare a legarsi alla cosa pubblica". E’ ora di andare a San Giovanni, "nessuno restera’ indietro", scherza un militante di Benevento con alcuni compagni ritardatari. E’ uno degli slogan di Grillo. In piazza striscioni No Tav e cartelli come ‘Abbiamo un Grillo per la testa’. "Dopo lo tsunami c’e’ il fuoco", avverte un altro slogan al collo di un anziano 5 stelle. L’attesa per il guru sale. Lo speaker dal palco lancia la sfida: "Se riusciamo a lasciare piazza San Giovanni piu’ pulita di come l’abbiamo trovata, davvero riusciamo a cambiare questo Paese".
































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