Beppe Grillo rievoca Tafazzi, uno dei personaggi cult della televisione italiana, emblema del masochismo, per lanciare dal suo blog un altro j’accuse alla politica italiana, stavolta in tema di fisco: "Come chiamare i politici messi lì dai partiti? Incompetenti? Lobbisti? Dilettanti? Sfascisti? Sicuramente sono dei tafazzisti – si legge nel post -. Per rilanciare l’economia italiana hanno deciso che chi riceve un bonifico dall’estero avrà una decurtazione del 20% alla fonte, quindi attraverso la Banca, che girerà l’importo all’Agenzia delle entrate. Il pizzo non dovrà essere pagato da chi svolge attività d’impresa o di lavoro autonomo. Il prelievo può essere evitato con un’autocertificazione che i soldi accreditati sul conto italiano non costituiscono redditi di capitale o redditi derivanti da investimenti all’estero. Una manovra geniale per evitare l’ingresso di capitali in un momento in cui chi può porta i suoi risparmi fuori dall’Italia". Grillo spiega: "Un parente, ad esempio uno zio negli Stati Uniti che volesse regalare al nipote, 1.000 euro per gli studi ci penserà due volte. E se dopo gli arriva Equitalia che gli sequestra il motorino per mancata denuncia? Quando rientrarono i capitali dello Scudo Fiscale di evasori totali e di proventi di attività illecite, e forse criminali, furono tassati al 5%. Il cittadino onesto paga il 20% di tasse sui soldi dei parenti. Questa è un’Italia da rovesciare come un calzino. Tutti a casa", afferma Grillo.
Intanto, mentre il deputato del Pd Pippo Civati in un’intervista a La Repubblica caldeggia la pista di un nuovo governo sostenuto da Sel e dalle "colombe" grilline, alla vigilia delle consultazioni del premier incaricato Matteo Renzi sembra profilarsi una netta chiusura da parte del Movimento 5 Stelle.
Il capogruppo alla Camera Federico D’Incà sottolinea che il M5S deciderà in assemblea se incontrare Renzi, dopo aver disertato le consultazioni con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Personalmente – spiega D’Incà a Radio Anch’io – ritengo che come con Napolitano dovremmo rifiutarci di incontrarlo. Ma questa – aggiunge – è una decisione che prenderemo in assemblea". Roberto Fico, deputato 5 Stelle e presidente della Vigilanza Rai, scrive su Facebook: "Abbiamo un problema, anzi più di uno. Abbiamo un presidente della Repubblica, una presidente della Camera e un sindaco totalmente fuori controllo. La Boldrini non rispetta i regolamenti parlamentari e si lascia andare ad atti di imperio, calpestando la Costituzione e le istituzioni. Di fronte a una crisi di governo, Napolitano snobba le Camere. Renzi si autoproclama premier e da tempo immemore non fa più ciò per cui è stato votato dai cittadini di Firenze". "Renzi come la Boldrini e molti altri rappresentanti dei partiti – aggiunge Fico – credono che gli studi televisivi siano le aule di Camera e Senato, e intanto il Parlamento non fa più leggi, ma si limita a ratificare i decreti del governo. Hanno una così alta considerazione della democrazia da ritenere pericoloso per il Paese andare ora a votare: meglio avere il terzo governo consecutivo non scelto dai cittadini". Insomma, parole molto chiare su Renzi.
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