Scrive il Corriere della Sera: “Un no secco. Nonostante le pressioni, nonostante le tentazioni di alcuni deputati e senatori. Beppe Grillo conferma dal blog il suo rifiuto a qualsiasi alleanza con il Pd. ‘Pdl e pdmenoelle pari sono. Non c’e’ alcuna possibilita’ per me di allearmi ne’ con l’uno, ne’ con l’altro, ne’ di votargli la fiducia’, scrive il leader Cinquestelle. ‘Hanno la stessa identica responsabilita’ verso lo sfascio economico, sociale e morale del nostro Paese’. E ancora, per ribadire il concetto: ‘Le pressioni per un’alleanza del M5S con il pdmenoelle con articoli inventati di sana pianta durano dal giorno dopo le elezioni politiche. Vi prego di smetterla. Mai con il pdl, mai con il pdmenoelle’. Ma a dimostrare che le voci di un possibile asse tra pentastellati e democratici non siano solo fantasie estive sono proprio gli stessi parlamentari del Movimento. ‘Il Pd ha il nostro appoggio su una nuova legge elettorale che dia di nuovo forza al Parlamento, facendone il centro legislativo del Paese come prevede la Costituzione’, dichiara Roberto Fico. Per il presidente della commissione di Vigilanza Rai ‘Pd e Pdl stanno facendo un gioco erotico molto forte che si chiama bondage, sono estremisti, si mettono il cappio al collo e spingono sempre di piu’ fino al punto di strozzarsi, poi lasciano, fino a quando moriranno tutti e due’.
Il senatore Roberto Cotti elabora una sua proposta e – come riporta Il Fatto Quotidiano – la inoltra ai colleghi del Movimento a Palazzo Madama: ‘Il Pd faccia un passo indietro e appoggi un nuovo governo senza doverlo per forza guidare, ne’ controllare – afferma Cotti -. Parlo di un nuovo governo fatto da esponenti della societa’ civile, aperto a chi vorra’ sostenerlo. Un premier nuovo, fuori dai partiti, un programma nuovo e coraggioso’.
In queste ore nel Movimento si discute freneticamente sul da farsi, in modo da farsi trovare compatti e uniti in caso di svolta dell’esecutivo. Tra i parlamentari c’e’ anche chi invoca un incontro con Grillo nei prossimi giorni per discutere di strategie. C’e’ chi, invece, liquida la possibilita’ di un dialogo come ‘una questione di chi non ha compreso il dna del Movimento’. I numeri in realta’ parlano di un gruppo abbastanza consistente tra Camera e Senato, quaranta – cinquanta pentastellati. Fedelissimi, dialoganti e dissidenti tutti alla finestra in attesa degli eventi. ‘La verita’ e’ che ogni discussione e’ prematura e c’e’ solo la volonta’ di metterci addosso pressioni indebite’, sbotta un parlamentare. Troppo presto, insomma, per comprendere l’evoluzione dell’attuale scacchiere politico. La discussione su un eventuale avvicinamento tra Pd e Cinque Stelle accende il dibattito politico. Per il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, ‘la posizione di Grillo fornisce di fatto un alibi per la prosecuzione di questa porcheria che e’ il governo Letta-Alfano’.
‘Penso che con il M5S non sia strutturabile nessuna forma di governo o pseudomaggioranza. Altra cosa e’ che si vada ad elezioni con un’altra legge elettorale. Si puo’ pensare a un dialogo con il movimento di Grillo, prendendo in considerazione ogni singolo parlamentare’, precisa Nico Stumpo (Pd).
In Aula ieri bagarre tra Andrea Colletti (M5S) e Maurizio Bianconi del Pdl su un emendamento al dl svuotacarceri. Quando Colletti ha detto che il suo emendamento eliminava una norma ‘salva Previti e salva Berlusconi’, Bianconi e’ andato in escandescenze. Il vicepresidente Roberto Giachetti lo ha richiamato all’ordine, ma Colletti ha attaccato ancora: ‘presidente, fate togliere la sambuca dalla buvette’. Intanto Grillo, sempre dal blog, sferra il nuovo attacco al governo: ‘Oggi e’ il centesimo giorno del governo di Capitan Findus Letta. Negli altri 99 non ha fatto nulla, se non annunci’. A rispondere, a strettissimo giro di posta, e’ lo stesso premier: ‘Sono stati 100 giorni di realizzazioni concrete che stanno cambiando in meglio le condizioni di vita di tanti italiani. Grillo dice il falso’".
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