Carne ‘halal’ alla Buvette? la proposta del deputato Pd di origini marocchine Khalid Chaouki affinche’ il bar/ristorante di Montecitorio serva cibo ‘lecito’ anche a chi e’ musulmano scatena un piccolo caso alla Camera proprio nel giorno del Eid al-Fitr, la festa islamica che segna la fine del Ramadan. In trincea la Lega, che annuncia battaglia fino alla morte affinche’ la Buvette non si attrezzi dell’ ‘odiato’ kebab, la cui introduzione, in realta’, solleva piu’ di un dubbio anche in uno dei Questori di Montecitorio. Le parole di Chaouki – che a ‘La Stampa’ aveva avanzato anche l’ipotesi di un imam al fianco del cappellano della Camera – scatenano l’ira della Lega.
Invece di preoccuparsi di disoccupati, famiglie e imprese, "il Pd che fa? Pensa ad islamizzare il Parlamento, obiettivo che contrastero’ fino alla morte, se necessario", attacca il vicepresidente del Carroccio alla Camera Gianluca Buonanno. "Quando vedro’ una bella piadina con il prosciutto nelle buvette dei parlamenti arabi allora anche l’integralista Chaouki potra’ godere di cibi islamici alla Camera", incalza il collega (bolognese) leghista Gianluca Pini, al quale ribatte prontamente lo stesso Chaouki, che chiede rispetto in quanto anche lui "italiano e deputato di questo Parlamento". Ma la sua proposta non sembra entusiasmare neppure Gregorio Fontana (Pdl), uno dei tre Questori della Camera. "Non e’ un problema ideologico", e’ la premessa del Questore, secondo il quale, tuttavia, "la diversificazione del menu’ potrebbe comportare un aumento delle spese della Camera" in un momento in "stiamo lavorando incessantemente" proprio al taglio delle spese. E poi, aggiunge, "dipende anche dal numero di utenti interessati. Perche’ allora non ammettere anche cibi Kosher?".
Ma la polemica esce fuori dalle mura del Palazzo e incassa il plauso del presidente dell’Ucoii, Izzedin Elzir: "la Lega vive nel passato, ha bisogno di vedere la realta’: preghiamo Dio perche’ li illumini". Piu’ prudente il presidente delle Comunita’ del Mondo arabo in Italia, Foad Aodi, che invita "i giovani deputati a lavorare soprattutto per il dialogo, a distinguere religione e politica e a non concentrarsi su aspetti che possano aumentare pregiudizi". Per ora, comunque, sembra che la pausa estiva raffreddera’ gli animi. A settembre si vedra’ se la guerra al kebab che qualche tempo fa impegnava i consigli comunali del Nord traslochera’ anche a Palazzo.
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