Ieri, 13 marzo, la Camera di Commercio ed Industria per l’Ungheria (Unioncamere ungherese) ha organizzato un evento intitolato "Apertura economica dell’anno 2013". L’unico partecipante straniero invitato era il Presidente della Camera di Commercio Italiana in Ungheria, Bernardino Pusceddu.
Il conferenziere principale di questo evento, il Primo Ministro Viktor Orbán, ha parlato soprattutto della riduzione dei tassi, della competitività della Piccola e Media Impresa e delle previsioni connesse con il livello del tasso di interesse. Ha spiegato che resterebbe molto deluso se lo Stato non raggiungesse un incremento economico superiore allo 0,9%.
Il Parlamento, ha aggiunto Orbàn, é in pieno accordo con il parere che il 2013 sará un anno di crescita perché il debito estero dell’Ungheria sta calando e l’inflazione di quest’anno procede come previsto dalla Banca Centrale. É chiaro che le tasse sulla manodopera debbano essere tagliate e che il problema dell’elevato debito estero debba essere superato.
Durante l’incontro, riferisce la CCIU, è emerso che la competitività della Piccola e Media Impresa é decaduta ultimamente, a causa della scarsità di credito concesso dal sistema bancario. La loro situazione dipenderà anche dall’andamento dei prezzi dell’energia.
Il Capo del Governo ha richiamato l’attenzione sulle banche a maggioranza di capitale ungherese, che dovrebbero proteggere il mercato dalle conseguenze nocive procurate dalle case-madri straniere. Tra le anticipazioni fatte ai presenti, un altro punto importante sarà quello di tagliare l’aliquota dell’imposta sul reddito e di aumentare le imposte di consumo; tra queste sarebbe auspicata l’introduzione di un’aliquota IVA del 35% per i prodotti di lusso.
































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