Giovanni Lo Porto, siciliano, 38 anni, è stato rapito in Pakistan, a Multan – nella zona sud del Punjab – dove era arrivato proprio oggi, insieme a un tedesco di 45 anni. Si tratta di due volontari di una Ong, la Welt Hunger Hilfe, operante in Pakistan da tempo.
La Farnesina conferma la notizia, ma allo stesso tempo adotta la linea del "riserbo assoluto", allo scopo "di non compromettere gli sforzi per giungere alla liberazione del nostro connazionale".
L’Unità di Crisi, che mantiene uno stretto e continuo contatto con le famiglie dei rapiti, fa sapere che da subito sono stati aperti "tutti i canali utili per seguire da vicino la vicenda e promuoverne la positiva soluzione". Il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha chiesto di essere costantemente informato sugli sviluppi del caso.
LA DINAMICA DEL SEQUESTRO L’Italia e il tedesco sono stati sequestrati alle 19.20 ora locale. Alcuni testimoni raccontano che i due europei sono stati rapiti da tre uomini armati e subito obbligati a indossare lo Shalwar Kameez, l’abito tradizionale pachistano, prima di essere portati via.
Al momento i cellulari di Lo Porto e del cittadino tedesco – di nome Burnd -risultano spenti.
AD AGOSTO RAPITO AMERICANO Lo scorso agosto, a Lahore, capitale della provincia, fu rapito l’americano Warren Weinstein, 64 anni, responsabile per il Pakistan della societa’ di consulenza J E Austin Associates. Il rapimento di Weinstein fu rivendicato all’inizio di dicembre da Al Qaeda.
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