Una mia missione per stare "vicino agli italiani in questo momento di difficoltà per il Paese". E’ stato questo l’obiettivo principale del viaggio in Venezuela del sottosegretario agli Affari esteri Mario Giro che in un’intervista a Mauro Bafile, direttore del quotidiano in lingua italiana edito a Caracas, La Voce d’Italia, fa il punto della missione dei giorni scorsi e della situazione in Venezuela.
"Ho sottolineato sia ai rappresentanti della collettività sia ai miei interlocutori istituzionali – spiega Giro – che l’Italia sarà sempre vicina al Venezuela – lo è stata nei momenti di tranquillità, quando il Paese cresceva e accoglieva migliaia di nostri connazionali – e lo è anche adesso, in questa fase delicata della storia venezuelana", dichiara il sottosegretario che si dice "molto colpito dal coraggio della nostra comunità e dalla loro resistenza in tempi così difficili – aggiunge Giro – Vogliono restare e fare la loro parte".
Per quanto riguarda la situazione del Paese e gli italiani coinvolti negli scontri, "abbiamo espresso al governo venezuelano la nostra preoccupazione per il fatto che alcuni nostri connazionali, come Scarano e Lucchese, persone conosciute e apprezzate nell’ambito della collettività, siano in stato di arresto. Ho chiesto la loro liberazione" dichiara Giro.
Secondo il sottosegretario, "l’Italia può giocare un ruolo in quella che non è una vera e propria mediazione ma un’azione di facilitazione del dialogo tra le parti. Per ora abbiamo espresso il nostro appoggio alla missione dell’Unasur e all’eventuale partecipazione della Santa Sede nel dialogo tra le parti. Ho anche offerto il nostro aiuto: vedremo cosa decideranno i venezuelani".
Parlando di politiche per l’emigrazione, Giro assicura che "gli italiani all’estero non saranno certo dimenticati. Il governo si impegnerà, compatibilmente con le risorse a disposizione, a portare avanti una politica di valorizzazione delle nostre comunità che includa appunto un’attenzione particolare alla promozione della lingua e della cultura, al ruolo fondamentale della stampa all’estero, all’assistenza ai più bisognosi" dichiara ancora Giro. E per quanto riguarda la rappresentanza degli italiani all’estero, il sottosegretario mette in evidenza la prossima importante scadenza quella delle elezioni dei Comites, che si terranno quest’anno, e ha "intenzione di coinvolgere il Cgie negli stati generali della lingua di ottobre prossimo. Inoltre – prosegue il sottosegretario – vorrei pensare una nuova strategia per le nostre comunità: ne ho iniziato a discutere con gli eletti all’estero e lo farò anche con i Comites".
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