Rossella Urru è la cooperante di Samugheo (Oristano) rapita insieme a due colleghi spagnoli il 23 ottobre scorso in un campo Saharawi a Tinduf, nel sud dell’Algeria. Il Comune di Motta San Giovanni, paese di origine di Francesco Azzara’, liberato quattro mesi dopo il suo sequestro in Sudan, ha deciso di avviare una campagna in favore della liberazione di Rossella.
Una gigantografia della donna, con la scritta "Liberatela", è stata esposta sulla sede del municipio di Motta San Giovanni. Inoltre sul sito web de Comune è stato inserito un banner con l’appello alla liberazione della cooperante italiana.
Paolo Laganà, sindaco di Motta, spiega: "Dopo la liberazione di Francesco Azzara’ abbiamo tolto dalla sede del Comune lo striscione per la sua liberazione. Abbiamo pensato pero’ di avviare una campagna in favore di Rossella Urru, la cooperante sequestrata in Algeria".
"Dopo l’esperienza vissuta durante il rapimento di Francesco – aggiunge Laganà – comprendiamo benissimo l’apprensione che stanno vivendo i familiari di Rossella e tutti i cittadini di Samugheo. Per questo, abbiamo intenzione di proseguire su questra strada".
Sempre il sindaco ricorda che il Comune calabrese ha avviato anche i primi contatti con la famiglia Urru e il Comune di Samugheo per decidere una serie di ‘iniziative di solidarieta’ in favore della liberazione di Rossella.
Discussione su questo articolo