Il Pdl si vergogna di Berlusconi? Viene da chiederselo, a giudicare dal simbolo presentato dal partito per la circoscrizione estero. A differenza delle liste per la Camera e il Senato, dove sotto la scritta ‘Popolo delle libertà’ si legge la dicitura ‘Berlusconi presidente’, tanto dibattuta in Italia in questi giorni, nel simbolo per l’estero non c’è alcun riferimento al nome del Cavaliere.
Al contrario, sotto la scritta ‘Popolo delle Libertà’ è riportata la dicitura ‘Centro destra italiano’ (come si vede nella foto allegata a questo articolo). Forse il partito teme che, scrivendo ‘Berlusconi presidente’, gli italiani che vivono all’estero si rifiuterebbero di votare? La risposta alle urne.
Intanto arrivano i primi commenti. Laura Garavini, Pd, eletta alla Camera nel 2008 nella ripartizione estera Europa, in una nota scrive: “All’estero Berlusconi si vuole nascondere. Il centrodestra non ha il coraggio di presentare la propria lista con il nome di Berlusconi. È comprensibile. Il Governo Berlusconi ha tolto agli italiani nel mondo più del 70 per cento dei fondi. Questo, fra gli italiani all’estero, non lo ha dimenticato nessuno”. Senza contare, aggiunge Garavini, che “Berlusconi è il simbolo del peggio degli ultimi 20 anni di politica italiana”. Garavini ricorda che alle ultime elezioni politiche, “quando Berlusconi ha vinto in Italia, all’estero ha perso nettamente”.
In effetti la decisione di non riportare il nome di Silvio Berlusconi per quanto riguarda il simbolo che apparirà sulle schede degli italiani all’estero, fa pensare davvero che il PdL si vergogni, oltre confine, del proprio leader. Non solo: all’estero la lista “Centro destra italiano” comprenderà candidati della Lega. Quella Lega Nord da sempre contraria a tutto ciò che ha a che vedere con gli italiani nel mondo. Ricordiamo che Calderoli, esponente di punta del Carroccio, più volte ha tentato di cancellare la circoscrizione estero.
































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