Fucsia Nissoli, eletta in quota MAIE nella Ripartizione America Settentrionale e Centrale, candidata con la lista Monti, non siede nel Gruppo Misto Componente MAIE alla Camera dei Deputati. L’interrogativo che sta girando su Facebook in queste ore è, come da titolo, il seguente: trasformismo post elettorale o semplice svista?
Nata a Treviglio (Bergamo) il 17 aprile 1963, Nissoli ha in tasca un diploma di istituto tecnico commerciale. Dal 19 marzo 2013 risulta iscritta al gruppo parlamentare Scelta Civica per l’Italia. Eppure, nella lista Monti lei era stata inserita come candidata del Movimento Associativo Italiani all’Estero e proprio come esponente del MAIE andava a cercare voti e consensi sul territorio; proprio come esponente del MAIE, ha avuto in campagna elettorale il sostegno della rete del Movimento Associativo. Cosa succede?
Fucsia ha già pensato di tradire il proprio elettorato per guardare solo alla propria convenienza personale? Stentiamo a crederci. Senza contare che Nissoli fino a prova contraria è Coordinatrice MAIE del New England, nominata da Augusto Sooriso, Coordinatore MAIE Usa…
Fucsia Nissoli diceva di volere portare in Parlamento una ventata di aria nuova, diceva che era pronta a combattere come MAIE nell’interesse degli italiani nel mondo, chiedeva ai vari coordinatori MAIE l’appoggio elettorale di cui aveva bisogno per vincere. E adesso? A Roma da poco meno di un mese, ha già preso ciò che di peggiore ha la politica del Palazzo? Trasformismo, egoismo, tradimento degli elettori? E’ bastato così poco tempo a farle fare il famoso salto della quaglia? Ripetiamo: non vogliamo crederci.
Siamo convinti che Fucsia nei prossimi giorni prenderà la sua decisione definitiva e passerà al gruppo Misto per fare parte della componente MAIE a Montecitorio, composta dal presidente MAIE Ricardo Merlo, da Mario Borghese e da Renata Bueno. Quest’ultima, eletta in Sud America e residente in Brasile, in realtà giunge a Roma grazie all’USEI – Unione Sudamericana Emigrati Italiani, il movimento di Eugenio Sangregorio. Ha però deciso di entrare nella componente MAIE, perché anche lei crede nell’autonomia e nell’indipendenza dai partiti italiani per ciò che riguarda gli italiani nel mondo. Inutile aggiungere che il suo gesto ha fatto arrabbiare non poco Sangregorio. Ma questo è un altro articolo…
Tornando all’On. Nissoli, ci auguriamo davvero che la sua sia stata solo una svista. E non, appunto, trasformismo post elettorale. Presto lo sapremo.
Discussione su questo articolo