"Per i cattolici dell’America Latina in primo luogo e per tutti i cattolici del mondo, l’elezione del cardinale Bergoglio a 266° vescovo di Roma, è un fatto importante motivo di gioia, suscitatore di aspettative per il profondo rinnovamento della vita della Chiesa cattolica". Questo il commento del neosenatore Pd, Fausto Longo, eletto in Sud America, all’elezione del nuovo Papa, Francesco.
“Il vescovo di Roma e il suo popolo cammineranno insieme” ha affermato Francesco I dalla loggia di San Pietro. Nel nome scelto – evidenzia Longo – un progetto di cambiamento ed un vincolo, una indicazione di volere una Chiesa in coerenza con il vangelo dei poveri, lontana dal potere temporale con i suoi simboli, le sue ricchezze, le sue connivenze. È questo – sottolinea ancora il senatore Pd – un segno forte che può preannunciare una Chiesa-comunità in grado di agire nella comunione d’intenti di tutti i suoi vescovi e con tutti i credenti, con la consapevolezza della dimensione planetaria necessaria alla sua funzione di annuncio del vangelo".
"L’intera umanità, di fronte ai compiti molti impegnativi che sono davanti a Francesco I – conclude Longo – non può non augurarsi che il Papa che si è dato per la sua nuova vita il nome del Santo di Assisi, del Santo dei poveri, contribuisca con l’autorevolezza che gli deriva dalla sua funzione a porre al centro delle scelte dei decisori politici di ogni continente e di ogni nazione la libertà e la pace, la lotta contro la povertà e la discriminazione, il diritto al lavoro delle donne e degli uomini".
































Discussione su questo articolo