Amici,
vi ho rappresentato per cinque anni in Campidoglio e, come previsto, dopo la nostra elezione al Consiglio Regionale del Lazio, mi accingo a commiatarmi dall’Aula Giulio Cesare con grande soddisfazione e con non poca emozione. Fare politica in Assemblea Capitolina è stata un’esperienza straordinaria che è stata in grado di dare al nostro mandato un grande senso di orgoglio, una ineguagliabile voglia di combattere per la propria città, un senso di partecipazione inaspettato.
Lascio, ma solo per il momento, Roma Capitale portando nel mio patrimonio politico alcuni risultati importanti raggiunti ma anche una traccia di chi ha voluto tentare per mesi di riportare la barra di una giunta di centrodestra dritta e, comunque, il più possibile fedele ai valori che avevamo sempre detto di rappresentare e coerente verso le aspettative di tanti cittadini romani che si erano espressi in nostro favore. La vicenda delle primarie del centrodestra, per cui mi candidai e fui l’unico a sfidare apertamente e con lealtà il sindaco Alemanno, ne ha rappresentato fortunatamente una concreta testimonianza. E’ stato un segnale forte teso a ribadire che su questione etica, criteri meritocratici sulla scelta degli uomini, risoluzione della questione nomadi, aumento del decoro della città e dell’efficienza dei nostri trasporti pubblici, maggiore coraggio in una gestione virtuosa dei rifiuti, la cultura di destra è venuta troppo spesso a mancare. Talvolta gravemente.
Primarie che come sapete non si sono più svolte. Un’opportunità che a mio avviso il centrodestra a Roma ha perso e che avrebbe alimentato indubbiamente un percorso di partecipazione, valore aggiunto programmatico e visibilità del dibattito, in grado, in ultima analisi, di garantire allo stesso Alemanno una forza maggiore. Non avremmo sfigurato e certamente, a differenza di quanto visto in quelle del centrosinistra, non avremmo portato masse di nomadi al voto.
Ora però La Destra si pone il problema del sostegno a questo Sindaco. Sabato 20 aprile 2013 dalle 9 alle 19 saremo in tutti i municipi romani per ascoltare i romani e chiedergli quali saranno i punti del programma che devono essere realizzati dal prossimo candidato sindaco e su cui La Destra non transigerà.
Di certo lo slogan di Alemanno “Continuiamo insieme” non è un buon punto di partenza se quello che chiediamo è proprio di tracciare una determinata discontinuità con quanto non fatto finora da questa Giunta comunale. Ma anche l’unità della destra e, in seconda battuta, la definizione di un centrodestra compatto, vincente ma anche coerente, restano due obiettivi cui non vogliamo rinunciare. Di fronte c’è una sfida che vede il sindaco Alemanno combattere contro il pericoloso “sfascismo” dei grillini e, soprattutto, contro una sinistra già sicura di vincere.
Da una parte quindi Alemanno, sostenuto dal PDL, e dall’altra – almeno ad oggi – due candidati: quello di un Grillo che ha già dimostrato ampiamente di non essere la panacea ai mali di questa Nazione, e Ignazio Marino, uomo della sinistra sostenuto da Vendola e centri sociali. In questo contesto anche il rischio di un outsider quale Alfio Marchini a minacciare la riconferma dell’attuale Sindaco. Tutto ciò pone l’alternativa tra presentare un candidato Sindaco de La Destra, con l’eventualità di mandare al ballottaggio la sinistra e i grillini (escludendo la possibilità di avere quindi un sindaco da appoggiare al secondo turno), oppure di sostenere fin dal primo turno Gianni Alemanno facendo valere con forza la componente destra della coalizione e, allo stesso tempo, riscrivendo la discontinuità di questa Giunta rispetto ai cinque anni appena trascorsi.
Sulle basi di questa analisi chiedo come di consueto anche a Voi un parere: franco, chiaro ma anche responsabile. Leggerò tutte le vostre osservazioni, già certo di leggere nelle vostre righe da una parte la rabbia di chi riterrà questi cinque anni un’opportunità persa e, dall’altra, la speranza di immaginare i prossimi cinque anni con tenore diverso. Alcuni saranno realisti, sostenendo la cultura del meno peggio, altri invece si potranno legittimamente dichiarare soddisfatti dell’operato di Alemanno (su alcuni temi lo sono anche io!), altri ancora non vorranno sentir ragioni. Dal mio canto, come sono solito fare, pondererò le mie scelte con attenzione, rigore e responsabilità e, se vogliamo, anche con la vostra partecipazione.
E qualsiasi scelta sarà assunta la porterò fino in fondo con carattere e lealtà, come sono solito fare, senza alcun rammarico né brontolii.
Con affetto insieme di nuovo protagonisti del futuro della nostra amata città, Vi aspetto sabato 20 aprile nel tuo municipio presto i dettagli.
Fabrizio Santori, consigliere in Regione Lazio per La Destra
































Discussione su questo articolo