Oggi l’Italia vive una ‘sospensione della democrazia con un governo che esautora la politica’ e con delle decisioni che sono ‘una imposizione dall’alto che arriva a chiedere anche modifiche costituzionali con un annichilimento della democrazia’. Fausto Bertinotti, intervenendo al convegno sulla costruzione di un nuovo soggetto per la sinistra, non ha risparmiato critiche al governo Monti.
‘Da agosto ad oggi, se guardiamo a quello che e’ successo in Italia, c’e’ stata una sospensione della democrazia – ha spiegato l’ex presidente della Camera – tutto ha avuto origine da una lettera della Bce che, sul Corriere della Sera, l’editorialista Mario Monti ha commentato come un intervento del podesta’ forestiero che ha preso il potere’.
Bertinotti ha parlato di ‘un governo tecnocrate che riposa nell’idea ‘o me o il caos’. Questa e’ la cronaca della fine della democrazia parlamentare, e’ un bonapartismo’.
Riferendosi sempre alla lettera della Bce, Bertinotti ha aggiunto: ‘Questa sospensione di democrazia, con un governo che esautora la politica, avvia una crisi profonda della politica e delle istituzioni. Questo e’ sotto gli occhi di tutti, basta non fare finta di niente. Anche il coinvolgimento dei sindacati in questa fase con un ruolo cosi’ subalterno e’ a rischio di rottura del rapporto tra politica, istituzioni e societa’ civile perche’ la dialettica che si produce e’ tra tecnocrazia e populismo. E’ inutile, poi, stupirsi di Celentano perche’ e’ il simbolo di tutto cio”.
Discussione su questo articolo