"Il progetto della nuova destra deve contemplare la Lega, che ha molti voti soprattutto al Nord Italia. Ma serve un soggetto politico che si occupi anche del Centrosud, perché Lega e Forza Italia sono sbilanciate verso Nord. Salvini? Non può essere lui il leader della nuova destra. Salvini dice cose giuste, ma anche tante sciocchezze, come quella sulla Flat tax. I romani non si fidino di lui, tra Malpensa e Fiumicino sceglierà sempre Malpensa”. Così Gianni Alemanno è intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘Ho scelto Cusano’ su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Per l’ex sindaco di Roma “con la crisi di Forza Italia da un lato e l’inconsistenza demagogica della Lega dall’altro, dobbiamo creare una nuova destra nazionale e sociale. Quando abbiamo fatto confluire Alleanza Nazionale nel Pdl speravamo di costruire un nuovo partito unico del centrodestra. Ma ci siamo trovati dentro un mega partito personalistico, tutto costruito intorno alla figura di Berlusconi. Berlusconi non vuole eredi, vive su se stesso, anche se è alla soglia degli 80 anni non è riuscito ad individuare un erede. Fini non ha retto l’urto di essere un numero due, oggetto di screzi e di problemi. Si è irrigidito, si è molto spostato al centro e ha fallito. Questo dimostra che la politica non si può fare solo sulle persone”.
“La politica – prosegue Alemanno – sono i partiti, le strutture, le classi dirigenti. Quando sciogliemmo An ci mantenemmo una scialuppa di salvataggio, la fondazione di Alleanza Nazionale in cui abbiamo conferito tutto il patrimonio economico e simbolico del partito. Adesso che constatiamo che il Pdl è fallito e che Forza Italia è tornata a fare Forza Italia, noi adesso siamo chiamati a ricostruire la destra. Dobbiamo far rinascere la destra riaggregando tutti sotto il logo di An. Fini nella nuova An? Ha scelto di stare fuori da questo processo. La sua presenza potrebbe creare dei problemi. Noi andiamo avanti, vediamo che cosa esce fuori”.
"Elezioni a Roma? Se il centrodestra fa le primarie vince sicuramente, dopo l’esperienza Marino. Il candidato deve essere scelto dal popolo, non deve essere calato dall’alto. Marchini deve decidere da che parte stare, non può fare quello sopra le parti. Il suo è un atteggiamento presuntuoso. E’ un ragazzo po’ indeciso".
“L’Unione Europea – ha affermato Alemanno – nel suo percorso ha deragliato, allargandosi troppo, senza avere una vera centralità politica. L’Europa a 28 stati è quasi ingovernabile. Hanno fatto prevalere l’aspetto della moneta senza avere un potere che la governi. Tsipras si è comportato in maniera fanciullesca, da dilettante, è arrivato al potere con una serie di slogan contro l’austerità ma senza in tasca nessun piano economico. Non si sa se vuole uscire dall’euro, come vuole gestire il tema dell’uscita dall’austerità. Da un lato c’è l’ottusità europea, e dall’altra due personaggi in cerca d’autore come Tsipras e Varoufakis".
































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