Silvio Berlusconi torna a ribadire la necessità di avere un partito rinnovato e un centrodestra unito. Mercoledì sera, a Casina di Macchia Madama per la cena azzurra di fund raising, il Cavaliere ha spiegato che Forza Italia è il partito dei moderati e per questo è necessario raccogliere tutti i moderati, per ricostruire una grande coalizione, che raccolga tutte le forze e le sensibilità di centrodestra (da Ncd alla Lega), per lanciare la sfida alla sinistra renziana.
L’uomo di Arcore, fra le altre cose, avrebbe invitato i presenti a impegnarsi in prima persona sul territorio, che va presidiato. Il suo messaggio, raccontano, era rivolto soprattutto ai Club Forza Silvio che dovranno confluire nel partito e dare un forte contributo a questa operazione di forte sensibilizzazione territoriale.
Quello dei Club è un vecchio pallino di B. E’ proprio grazie ai Club Forza Silvio che Berlusconi è convinto di trovare quelle energie fresche, quei volti nuovi, che servono al partito. Questo ragionamento l’ex premier l’aveva fatto anche durante una recente riunione a palazzo Grazioli, insieme a Verdini e altri. Qualche azzurro, quando sente parlare di Club, storce il naso… Ma Silvio è deciso e va avanti.
A temere di più in questo momento è la vecchia guarda del partito, i “seniores” azzurri, che non si fidano e temono un “repulisti” generale. Nel mirino degli scontenti ci sarebbe Fiori (per le indiscrezioni sulla sua nomina a coordinatore del partito e le voci sulla promessa che chi arriva dai club potrebbe partecipare per il 50% alla distribuzione dei posti di vertice nelle Regioni e nelle liste elettorali), ma anche Alessandro Cattaneo.
Proprio l’ex sindaco di Pavia, commentando l’idea di Berlusconi di rilanciare il partito puntando su 100 under 35 non provenienti dalla politica, ha detto: "Non bisogna fare nessun casting, scegliendo cioè soltanto delle belle facce, ma liberare energie che possono venire dalla base. La cooptazione non potrà mai determinare le nuove leadership, che nascono invece da uno scontro e da una dialettica sui territori". "Abbiamo già una classe dirigente in grado di assumere più responsabilità di quelle che ha – ha poi aggiunto -, chi si è candidato anche alle ultime elezioni sotto la bandiera di Forza Italia può essere già una persona da incaricare, perché è qualcuno che ci crede, che si misura col consenso, che in un Comune sa fare maggioranza e minoranza".
Al di là delle polemiche interne, per Silvio Berlusconi conta solo una cosa: tornare a vincere nel segno del cambiamento. Qualche ora fa, in via del Plebiscito, sono stati avvistati Denis Verdini e Gianni Letta proprio per parlare di future strategie politiche e di riorganizzazione di Forza Italia.
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