La vicenda di Sergio De Gregorio, indagato insieme a Silvio Berlusconi e Walter Lavitola dalla Procura di Napoli, è sulle pagine dei principali quotidiani italiani. De Gregorio, lo ricordiamo, secondo l’accusa dei giudici avrebbe preso 3 milioni di euro da Berlusconi per passare dall’Idv al Pdl. Un milione, in particolare, destinato al movimento Italiani nel Mondo.
Berlusconi è accusato, insieme a De Gregorio, di corruzione e finanziamento illecito ai partiti.
Ai pm di Napoli l’ex senatore ha raccontato come fu “comprato” dal Cavaliere, aggiungendo che l’uomo di Arcore pagò anche Alessandra Mussolini e Gianfranco Rotondi.
Sul Corriere della Sera il verbale dell’interrogatorio al commercialista di De Gregorio, Andrea Vetromile: “Ricordo che stavo con De Gregorio nel suo ufficio, all’epoca era presidente della commissione Difesa, quando si presentò Lavitola con una borsa che io sapevo essere piena di soldi. Fu lo stesso De Gregorio ad annunciarmi la visita di Lavitola che gli avrebbe consegnato i soldi di Berlusconi quale ringraziamento per il passaggio al suo schieramento politico. Quando Lavitola entrò, dopo i primi convenevoli, mi chiese di uscire. Quando rientrai, la scrivania di De Gregorio era piena di soldi”.
LA DIFESA DI ROTONDI E MUSSOLINI Alessandra Mussolini non ci sta e parla di un accordo fatto “alla luce del sole, scritto nero su bianco: prevedeva che non dovessimo presentarci alle elezioni a meno che non fosse stato il Pdl a chiedercelo, come e’ accaduto con i socialisti". Mussolini smentisce di aver mai ricevuto somme di denaro per entrare in Forza Italia. E in una nota scrive: “la notizia spunta fuori adesso, per il risultato clamoroso del PdL alle elezioni. Stanno cercando di massacrare Berlusconi, come sempre. E’ una strategia ben precisa di certi magistrati”.
L’ufficio stampa di Rotondi, da parte sua, precisa: “Si è trattato della esecuzione della normale divisione del finanziamento pubblico tra partiti che si presentano in un’unica lista, esattamente come è avvenuto tra Forza Italia e Alleanza Nazionale o in passato tra Ds e Margherita. E’ appena il caso di ricordare che il partito dell’on. Rotondi è da sempre schierato con l’on. Berlusconi ed è uno dei soggetti fondatori del Pdl”.
LA TELEFONATA DI FINI Sergio De Gregorio fra le altre cose ha raccontato ai pm di una telefonata di Gianfranco Fini. Il virgolettato è pubblicato su La Stampa: “Sottoscritto il contratto con Berlusconi, nel 2006, mi evidenziai come uno capace di gestire il ruolo che gli era stato affidato, cioè la Presidenza della commissione Difesa, un ruolo politicamente alto fino al punto che Gianfranco Fini, che non aveva mai creduto che il governo Prodi potesse cadere, mi telefonò e mi disse: alla prossima ti facciamo ministro della Difesa…”.
































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