Ancora un segno ‘rosso’ per il mercato immobiliare ma la caduta rallenta. Nel secondo trimestre dell’anno, con un calo del 7,7% rispetto allo stesso periodo del 2012, il volume delle compravendite si e’ attestato a quota 242.817 recuperando sei punti rispetto al -13,8% del primo trimestre. Il punto arriva dall’Agenzia delle Entrate che parla di ”primi segnali di ripresa” e di un rinnovato interesse da parte degli investitori stranieri per gli immobili italiani. Il calo delle vendite di case dunque prosegue ma la decelerazione del trend negativo lascia intravedere uno spiraglio di ripresa. Nei primi sei mesi del 2013 il fatturato del settore immobiliare ha lasciato sul terreno 5 miliardi di euro, rispetto al primo semestre del 2012, ma il calo e’ legato ”essenzialmente alla riduzione del numero di abitazioni scambiate”, spiega l’Agenzia, in quanto il valore medio di un’abitazione risulta invece appena limato: 167.000 euro, l’1,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2012. Nel mercato immobiliare italiano si vede ”un pizzico di ripresa”, ha detto il vicedirettore dell’Agenzia Gabriella Alemanno, ricordando anche l’interesse di alcuni investitori stranieri per immobili a Roma, Firenze, Milano Porta Nuova e in Costa Smeralda.
”Speriamo sia un indicatore in crescita – ha sottolineato Alemanno -, che il nostro mercato sia sempre piu’ appetibile e che questo sia un segnale di ripresa per il mercato immobiliare e per l’intera economia italiana”. E’ Roma la citta’ in cui i prezzi delle case sono piu’ alti. Nel primo semestre 2013 il valore medio di un’abitazione nella capitale e’ di 298.200 euro, 3.276 euro al metro quadro (-2,4% rispetto al secondo semestre 2012). Segue Milano, dove il prezzo medio di un’abitazione e’ di 246.500, 2.972 euro mq. Sopra i 3.000 euro mq invece Bologna e Firenze. Non solo le case fanno fatica ad essere vendute (-9,3% per il solo settore residenziale). Ancora in negativo nel secondo trimestre 2013 anche le pertinenze (-7,5%), gli uffici (-10,6%), il settore produttivo (-6,5%), il settore commerciale (-2,7%). E’ il Nord a mostrare la perdita piu’ contenuta (-7,9%), mentre al Sud e al Centro il calo si mantiene superiore al 10%. I dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate ”testimoniano un mercato ancora in crisi, seppur con una lieve riduzione della intensita’ della caduta”, ma allo stesso tempo ”dimostrano che l’azione che il governo ha intrapreso e’ piu’ che mai opportuna e necessaria per ripristinare il clima di fiducia nel settore dell’edilizia e per individuare quelle misure utili per la ripresa”, ha commentato il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti.
































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