Andrea Stramaccioni proprio non riesce a immaginare il suo futuro sulla panchina della Juventus. Per ora pensa solo a battere i bianconeri domani a San Siro e a restare a lungo allenatore dell’Inter. La vigilia del derby d’Italia non e’ esente da problemi con il tormentato rientro dei nazionali e qualche defaillance dell’ultima ora ma – tutto sommato – Stramaccioni appare compassato e tranquillo. Anche quando deve rispondere su Mourinho, sui contatti tra il portoghese e Moratti, sulle voci insistenti di un clamoroso ritorno dello Special One a Milano.
L’allenatore da’ una sua lettura: Mourinho viene usato per creare false illusioni nei tifosi, un’operazione sbagliata che lascia l’amaro in bocca. Lui ne ha parlato con Moratti e sa come stanno veramente le cose.
Stramaccioni non si sente in competizione con Mourinho, per lui resta semplicemente un esempio. Esaurito il capitolo dello Special One, il tecnico sdrammatizza su Guarin che ha perso l’aereo dal Venezuela. Il colombiano domani sara’ in campo solo se in forma e, se dovessero venir fuori negligenze da parte del giocatore, ci pensera’ la societa’. Bisogna pensare solo alla partita: l’Inter dara’ il massimo per cercare di vincere, giocando a viso aperto. Il terzo posto e’ il traguardo da raggiungere e Stramaccioni vuole ripagare Moratti della fiducia che gli ha dato. La sfida di domani rappresenta per l’Inter una tappa importante e difficile nel tortuoso cammino verso la Champions. Ed e’ la partita della vita per Antonio Conte che oggi non ha escluso la possibilita’ di allenare l’Inter in un futuro. Stramaccioni – al contrario – non si presta a invertire le parti: ‘La Juventus e’ un grande club ma mi risulta difficile immaginarmi li’, anche per la mia giovane carriera. Poi, se tra quattro, cinque, sei anni andro’ via, ci sara’ un’altra panchina ma non quella…’.
Mourinho non lo preoccupa affatto: ‘Lui e’ un esempio, un punto d’arrivo. Non c’e’ nessun tipo di competizione, lui e’ Mourinho e in questo club e’ molto amato. Moratti mi dice la verita’. Rimango tranquillo e mi dispiace che vengano utilizzate queste cose per illudere i tifosi, creando una falsa aspettativa che lascia l’amaro in bocca. La nostra sembra cosi’ la societa’ dell’amaro in bocca e parlo da interista. Il presidente ha gia’ risposto in maniera esauriente’. Stramaccioni non fa drammi per i ritardi di Pereira, Gargano e Guarin: ‘Abbiamo la nuvoletta nera perche’ Isla e’ arrivato subito mentre i nostri non ce l’hanno fatta. Sono cose che succedono’. Intanto, piccolo infortunio per Stankovic, dubbio Samuel, panchina per Nagatomo. Stanco ma carico Palacio. Tutti convocati ma ogni decisione e’ rinviata all’ultimo momento.
In attesa di sciogliere le riserve subito prima della partita, appare chiara la strategia: ‘Dobbiamo giocare a viso aperto, scendere in campo per dimostrare di poter giocarcela alla pari. Serve una prestazione perfetta. Crediamo con tutte le nostre forze nel terzo posto’. Al girone di andata vittoria convincente e schiacciante dei nerazzurri. Stramaccioni vuole ripetersi anche se nutre qualche rimpianto proprio in virtu’ di quella importante affermazione: ‘Il grande rammarico e’ non essere riusciti a dare continuita’ a tutto cio’ che avevamo fatto fino a quella partita. Nessuno cambia qualcosa che funziona, a prescindere dalle critiche. Noi siamo stati costretti a cambiare subito dopo aver vinto contro la Juventus. E’ stato un tormentone, e’ il mio rammarico perche’ non abbiamo dato continuita’. I motivi, oltre a quelli conosciuti, li stiamo analizzando e sono errori che non vogliamo ripetere in vista della prossima stagione’.
































Discussione su questo articolo