Gianni Cuperlo, a "Transatlantico" su Rainews24, a proposito della vicenda Berlusconi, ha detto: “Come dimostra la decisione di oggi sul calendario, non c’e’ stata alcuna corsa contro il tempo nella Giunta del Senato. Il Pd non ha mai pensato di sfruttare la vicenda giudiziaria di Berlusconi per risolvere il rapporto con il suo principale avversario politico. Si tratta soltanto di ribadire la necessita’ di rispettare un principio fondamentale, quello dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, dal piu’ umile e povero al piu’ ricco".
"Al contrario – ha proseguito Cuperlo – il comportamento del Pdl e’ stato ed e’ quello di chi vede nella sentenza della Cassazione non il terzo grado di giudizio, ma la prova manifesta di un atteggiamento avverso della magistratura italiana contro il cittadino Berlusconi. L’anomalia e’ che da quella parte si chiede una soluzione politica chiamandola ‘agibilità’ per il proprio leader, condannato con sentenza di terzo grado. Non si capisce che se raccogli molti milioni di voti nelle urne non sei esentato dal rispetto della legge, ma semmai è vero il contrario. Teorizzare il predominio assoluto della sovranità popolare sugli altri poteri del nostro ordinamento confligge con la Costituzione e con l’impostazione di una moderna democrazia".
































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