Obiettivo Mosca. Andrew Howe e’ tornato e, dopo l’infortunio che l’ha tenuto fuori dalle Olimpiadi di Londra, punta ai Mondiali di questa estate. ‘Voglio ottenere il minimo per partecipare alla rassegna iridata’, dice l’atleta azzurro, oggi a Torino per donare al Museo dello Sport la maglia con cui, a Osaka 2007, si e’ aggiudicato la medaglia d’argento. Il peggio, dopo l’infortunio al tendine d’Achille sinistro, sembra ormai passato e per Howe il 2013 vuole essere l’anno della rinascita.
‘Sarei felice se riuscissi a raggiungere i fatidici 8,20 metri, la quota minima per ottenere la qualificazione ai Mondiali’, sottolinea il saltatore, che a Torino e’ anche il testimonial del concerto tributo con cui si festeggeranno gli ottant’anni dello stadio Olimpico, l’ex comunale. ‘A giugno uscira’ il primo cd della mia band, i Craiving’ annuncia Howe -. La musica e’ stata d’aiuto nei momenti bui post operazione dopo il crac al tendine dell’estate 2011. La risalita e’ stata dura – ammette – devo ringraziare la mia fidanzata Giuseppina, mio fratello, i miei amici che mi sono stati vicini’.
Ora l’obiettivo e’ il definitivo rilancio, grazie anche all’apporto del tecnico Claudio Mazzaufo. E tra poco sara’ tempo delle prime gare: ‘In allenamento sto facendo ancora la fase di carico, verso i primi di giugno saro’ in pedana, ma non ho ancora definito il calendario, forse gia’ a fine maggio a Rieti’. Un antipasto c’e’ gia’ stato ad Ancona, agli Assoluti indoor, ‘ma ho sentito qualche fastidio e ho preferito non forzare pensando alla stagione all’aperto’. C’e’ la misura di 8,20 metri da raggiungere, il minimo per Mosca. ‘Poi pensero’ al quadriennio in vista di Rio 2016′.
































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