"Quello di questa mattina è un incontro importante perché ci permette di presentare uno strumento che darà opportunità interessanti alle imprese italiane". Così il direttore generale della Cooperazione allo Sviluppo del ministero degli Affari esteri, Giampaolo Cantini, durante l’incontro – questa mattina a Roma – presso l’Istituto Italo-Latino Americano, con le imprese italiane interessate a costituire joint venture in America Latina utilizzando lo strumento legislativo dell’articolo 7 della legge n. 49/1987: uno strumento di credito agevolato per finanziare la quota capitale delle imprese italiane.
"L’articolo 7 garantisce un credito agevolato alle imprese italiane che copre fino al 70% del capitale previsto – spiega il capoufficio della Gestione dei crediti di aiuto, Francesco Capecchi – volto a creare un’impresa mista in America Latina, insieme a un partner locale che abbia almeno il 25% del capitale". Lo strumento di legge è stato riformato e prevede quindi, delle innovazioni. "Le novità – continua Capecchi – sono concedere il finanziamento in anticipo, reintrodurre il settore industriale, finanziare non solo capitali, ma dare anche apporti in natura e introdurre un fondo di garanzia con l’obiettivo di ridurre l’onere dell’impresa nel momento in cui accede al finanziamento".
"Le modifiche che abbiamo apportato – ha spiegato Cantini – hanno l’obiettivo di favorire un maggiore flusso di finanziamento. In questo scenario di crisi abbiamo elaborato uno schema in grado di dare risposte concrete". L’articolo 7 è applicabile in Bolivia, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Nicaragua e Paraguay.
"Un’altra novità – continua il direttore generale della Cooperazione allo Sviluppo – è l’aumento dell’ammontare del finanziamento da 5 a 10 milioni di euro per ogni iniziativa". "L’applicazione di questo articolo – ha concluso Cantini – è uno strumento di cooperazione e dovrebbe facilitare l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese".
I settori prioritari nei quali richiedere il credito sono: industria, agricoltura, allevamento, pesca e attività di trasformazione dei prodotti derivati, l’artigianato, i servizi locali di pubblico interesse nei settori energia, comunicazione, acqua, trasporti, rifiuti; micro finanza, servizi per le microimprese, commercio locale, commercio equo-solidale, turismo sostenibile e la tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali. "Questo – afferma il segretario generale dell’Iila, Giorgio Malfatti di Monte Tretto – è solo il primo di una serie di incontri con gli imprenditori italiani per illustrare uno strumento di legge che può aiutarli a operare in America Latina".
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