Daniele Capezzone è convinto: per quanto riguarda la spending review, il Partito Democratico è ormai prigioniero della Cgile. "Sulla spending review – dichiara in una nota il portavoce del Popolo della Libertà – sono partite resistenze di tutti i tipi, che vanno superate e battute. In particolare, il Pd e la sinistra sono prigionieri della Cgil e dell’ala massimalista del sindacato, che gia’ hanno contribuito a depotenziare la riforma del lavoro". "In qualche modo -ha sottolineato- le reazioni di questi giorni anticipano e mostrano cosa sarebbe un eventuale governo a guida di sinistra, con la Cgil detentrice di una vera e propria "golden share" per condizionare tutto e tutti, con i pochi valorosi riformisti della sinistra che sarebbero costretti a combattere una battaglia impari e alla fine perdente, e con Bersani che si ritroverebbe (magari suo malgrado) a dover mediare sempre e comunque a favore delle componenti piu’ massimaliste e immobiliste, nel tentativo di tenere unito il blocco sociale di riferimento. Ma, restando all’oggi, – conclude Capezzone – va difeso e potenziato il taglio agli sprechi e alla spesa pubblica improduttiva, che, insieme alla strategia di abbattimento del debito proposta dal Pdl (attraverso la valorizzazione e la messa sul mercato del patrimonio pubblico), costituisce la premessa e la condizione per la sempre piu’ necessaria riduzione di una pressione fiscale ormai insostenibile per famiglie e imprese".
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