E’ un bilancio ancora provvisorio. Ma e’ chiaro che il doppio terremoto del 20 e 29 maggio ha messo in ginocchio il sistema del Parmigiano-Reggiano, provocando danni per oltre 150 milioni. Solo martedi’ sono cadute a terra 334.000 forme. Con quelle danneggiate dalla scossa precedente, il totale arriva a 633.700. Ma altre nubi si profilano all’orizzonte, con possibili ripercussioni finanziarie sui caseifici e sui circa 700 allevatori che vi fanno capo come soci o conferenti latte. A spiegarlo e’ il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Alai. Il problema infatti e’ che si e’ ‘determinata la perdita di prodotto che in diversi casi e’ a garanzia di linee di credito’. Per evitare ripercussioni sulla trentina di caseifici danneggiati dal sisma ci sono gia’ stati incontri del Consorzio con l’Abi dell’Emilia-Romagna.
Il danno legato al formaggio in se’ non e’ il solo, ma rappresenta la quota piu’ cospicua delle perdite (i due terzi del totale). Grave viene infatti giudicata la perdita di valore delle forme con meno di 2 mesi di stagionatura (destinate alla fusione); di quelle con stagionatura fra i 3 e i 12 mesi, non ancora conformi alla Denominazione di origine protetta, le piu’ numerose, e che dopo il terremoto si sono ‘traformate’ in formaggio generico da grattugia o da fusione. In questo caso la perdita di valore e’ di circa 6 euro al chilo. Ma il sisma non ha risparmiato neppure quelle gia’ stagionate e Dop. ‘Di fatto divenute equivalenti a formaggi succedanei, con un calo di valore di 2 euro/kg’ ha sottolineato il Consorzio.
Nel conto dei danni ci sono pero’ non solo quelli sul prodotto, ma anche impianti e magazzini. ‘Da giorni – ha spiegato Alai – tutto il lavoro del Consorzio e’ concentrato sia sull’emergenza. Tra queste la ricollocazione delle forme in magazzini idonei e accordi con industrie alimentari per la gestione del prodotto non piu’ stagionabile’.
Almeno, parziale ‘buona’ notizia, la mobilitazione dei consumatori, associazioni, cittadini, giudicata ‘straordinaria’ da Alai. Nei prossimi giorni scatteranno grandi operazioni solidali in accordo con la Grande distribuzione. Dall’11 giugno Coop Italia, per prima, per ogni pezzo di Parmigiano-Reggiano venduto (a prezzi correnti) destinera’ 1 euro al kg ai caseifici colpiti.
‘L’acquisto e’ dunque il mezzo piu’ semplice per assicurare un aiuto immediato ed evitare di cadere in speculazioni (non ancora segnalate, ndr)’, ha concluso il presidente. Ma per chi vuole acquistare il prodotto direttamente dai caseifici, il Consorzio mette a disposizione su www.parmigiano-reggiano.it l’elenco dei caseifici danneggiati dal sisma si sono attivati per la vendita diretta di prodotto per far fronte ai danni subiti.
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