Alcune settimane fa scrivevo che in Italia, dopo oltre sessant’anni di democrazia, siamo approdati all’infantilismo politico. Gli ultimi episodi riguardano le disavventure giudiziarie di Silvio Berlusconi (tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge): l’idea di recarsi dal Capo dello Stato e’ frutto del tipico comportamento del bambino che si reca dal padre dopo essere stato rimproverato dalla madre e viceversa. Il blitz al Tribunale di Milano da parte dei parlamentari del PdL in supporto al loro Capo, a mio avviso e’ stato a dir poco una mera pagliacciata. Tutti sappiamo quali sono le competenze del Presidente della Repubblica (vedi art. Cost 87). Se ci sono delle anomalie o persecuzioni politiche nei processi, l’organo competente per la verifica è la Cassazione, certamente non il Capo dello Stato. Spesso si parla di ripristinare l’immunità parlamentare, ma la verità e’ che pur con la modifica (di poco) dell’articolo 68, del 1993, prima che un politico venga giudicato e si dimetta da parlamentare, la richiesta deve avere l’autorizzazione sia dalle Giunte interne alle Camere che dalle Assemblee, con maggioranza assoluta. Una prassi autoreferenziale che spinge il parlamentare a votare quasi sempre contro le autorizzazioni a procedimenti restrittivi. Certamente il parlamentare eletto democraticamente va protetto da persecuzioni politiche, pero’ a mio parere occorre che l’autorizzazione a procedere venga sostituita da una autorizzazione a "non" procedere, votata con i due terzi del parlamento e a voto palese. L’elettore come mandatario, deve sapere sempre (ad ogni votazione in parlamento) come il suo rappresentante voti in casi di malapolitica e in generale, per farsi un’idea chiara se rinnovargli il mandato oppure no. Secondo la nostra Costituzione (ho detto Costituzione e non regolamento) il voto segreto e’ ammesso solo all’elezione del Capo dello Stato. ”I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni”. Stiamo parlando ancora dello stesso articolo e se ne deduce che ad un parlamentare il cittadino non puo’ imporre di rappresentarlo nel voto (deve aspettare 5 anni), ma almeno i nostri rappresentanti ci facciano sapere come votano.
ItaliaChiamaItalia, il TUO quotidiano online preferito. Dedicato in particolare a tutti gli italiani residenti all'estero. Tutti i diritti sono riservati. Quotidiano online indipendente registrato al Tribunale di Civitavecchia, Sezione Stampa e Informazione. Reg. No. 12/07, Iscrizione al R.O.C No. 200 26
































Discussione su questo articolo