Gianfranco Miccichè, in una intervista al Tempo, spiega che il verdetto della Cassazione "è una cosa pazzesca". Il sottosegretario alla Pubblica amministrazione e Semplificazione parla di una sentenza “priva di giustizia” e dice a Berlusconi di “non mollare”. Adesso che succede? Certo “è difficile rimanere nel governo Letta”, sostiene il creatore nel 1994 di Forza Italia in Sicilia: "Ho già parlato con lui e gli ho comunicato che il mio mandato è nelle sue mani. Rimanere in questo governo è difficile, di sicuro, c’è uno stato di imbarazzo. L’amarezza è enorme e, comunque, è una situazione per la quale bisognerà capire cosa fare".
Dopo la sentenza di condanna "non si può che essere amareggiati. E’ fin troppo evidente che questa è una sentenza non giusta, non reca con sé alcun senso di giustizia. E’ l’ennesima prova di quanto le sorti di un Paese siano legate non tanto alle scelte politiche di chi viene eletto democraticamente, quanto piuttosto alle decisioni di un tribunale. Certo, il presidente Berlusconi non andrà in carcere, per l’età, ma è una cosa pazzesca, pazzesca essere stato condannato per dei diritti televisivi per i quali è stato assolto chi ha firmato i relativi documenti. Che Paese è questo. Dopodiché, ovviamente, si rispetta la sentenza". E aggiunge: "Mi auguro sinceramente che il presidente Berlusconi continui la propria strada senza tentennamenti in quanto ha il dovere morale, nei confronti dei dieci milioni di italiani che lo hanno voluto e votato, di non mollare. Ora più che mai deve restare saldo al timone di quella parte sana del Paese che crede ancora in una giustizia giusta".
































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