Mario Monti, leader di Scelta Civica, intervistato dal Corriere della Sera, spiega che fare saltare oggi il governo non sarebbe un bene per l’Italia. "L’esplosione del governo sarebbe molto negativa. Ma sarebbe negativa anche una sua prosecuzione senza una seria presa di coscienza che il tema fondamentale per l’Italia e la sua crescita non e’ l’Imu, ma se vogliamo o no riconoscerci in un sistema di regole e rispettarle". Il leader dell’Udc? “Continuo ad avere molta ammirazione per il Casini politico, forse un po’ meno come stratega per il cambiamento. Scelta civica – aggiunge riferendosi alle ultime vicende che hanno interessato il partito – ha un notevole potenziale, visto cio’ che accade alla nostra destra e alla nostra sinistra, ma occorre accelerare una riflessione unitaria su come combinare meglio le varie identita’. Per questo compito, il piu’ importante in questa fase, abbiamo creato un gruppo di lavoro strategico affidandone la guida a Olivero, che continua a far parte del Comitato di presidenza. Se qualcuno sente cosi’ prorompente e soddisfacente la sua passata identita’, non deve farsi alcuno scrupolo a ritornarvi. Non credo che questo avverra’. Meglio comunque un numero piu’ limitato di persone, che pero’ sentano davvero il gusto di lavorare insieme".
Per il presidente di Scelta civica, "il dovere di un partito che fa parte di una maggioranza ed esprime delle persone nell’esecutivo e’ aiutare il premier a non essere troppo permissivo verso chi pretende di usare il governo come un taxi per consegnare al domicilio degli elettori, al carico del bilancio pubblico cio’ che, proprio in materia di tasse, e’ stato promesso con consapevole disinvoltura". E su Berlusconi dice: "nei suoi confronti provo vero dispiacere" anche se "nella fase che si e’ aperta – insiste – c’e’ la possibilita’ che dal male si possa far uscire del bene". Di fronte a una condanna definitiva per frode fiscale, osserva Monti, "credo che cio’ debba determinare un esame profondo del nostro modo di essere colletivita’ di cittadini". E sottolinea: "Il Pdl ora diventi piu’ moderato", un partito "veramente liberale" che "non appaia insofferente alle regole e poco rigoroso nell’esigerne l’osservanza da parte di tutti". Per Monti, infine, il voto a palazzo Madama sul Cavaliere "sarebbe semplicemente una presa d’atto".
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