“Raschiare il fondo del barile cancellando l’abbonamento mensile ai mezzi pubblici non serve a risanare le finanze capitoline, ed è un provvedimento che lascia a dir poco perplessi. L’aumento delle tariffe è già avvenuto, non costringiamo chi regolarmente acquista gli abbonamenti a regalare soldi acquistando più di quanto non sia davvero necessario. Auspichiamo che l’assessore alla mobilità Aurigemma riveda la Delibera di Giunta n. 53 di febbraio scorso, che sancisce l’abbonamento obbligatoriamente annuale colpendo così non soltanto i disabili, ma anche gli anziani e gli studenti. Seguiamo l’esempio del resto d’Europa, dove gli abbonamenti ai mezzi pubblici sono non soltanto mensili, ma addirittura anche settimanali, e ciascuno può scegliere a misura delle proprie esigenze. Pur nella difficoltà economica del momento, si torni almeno all’abbonamento mensile, soluzione che tiene conto della specifica tipologia di questi utenti che, normalmente, durante i mesi estivi non adoperano in maniera sistematica e quotidiana i mezzi pubblici perché scuole e università sono chiuse e i pensionati tendono a trascorrere l’estate nei loro luoghi d’origine e lontano dal caldo delle città”. Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori, a proposito della nuova disciplina degli abbonamenti ai mezzi pubblici”. “Le risorse si trovino ottimizzando i servizi e rendendo i mezzi pubblici realmente alternativi a quelli privati così da allargare le fasce di clientela, con la lotta dura a chi viaggia abusivamente e puntando sul controllo e la sicurezza dei percorsi”, conclude Santori.
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