La carita’ del Papa, con gesti semplici e spontanei, risponde alle esigenze piu’ elementari che sorgono anche nella forte ondata di maltempo sulla citta’ di Roma. Francesco ha fatto distribuire infatti 300 ombrelli ai senza fissa dimora che gravitano intorno al Vaticano e in altre zone della capitale, dormendo per strada o in ripari di fortuna, i piu’ esposti all’imperversare delle piogge e degli ultimi violenti temporali. Allo scopo, l’elemosiniere apostolico mons. Konrad Krajewski, che ha gestito l’iniziativa per conto del Pontefice, ha utilizzato 300 ombrelli dimenticati dai turisti in visita ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina.
"Se si ama si capisce subito quali sono i bisogni delle persone, come fa una mamma con il proprio bambino – dice mons. Krajewski -. E di che cosa puo’ aver bisogno un senzatetto quando piove? Di un ombrello".
Da qui l’idea, a suo modo ingegnosa, di donare i tanti parapioggia rimasti inutilizzati dopo essere stati dimenticati dai visitatori dei Musei Vaticani. La distribuzione per le strade di Roma e intorno a San Pietro e’ avvenuta nelle ultime ore, proprio in concomitanza dell’arrivo delle forti piogge che hanno reso ancora piu’ drammatica l’esistenza quotidiana dei tanti clochard.
Intanto, oltre ai continui gesti di aiuto – Krajewski, che il Papa non vuole certo dietro una scrivania, gira ogni sera la citta’ con una piccola squadra di Guardie Svizzere per dare assistenza alle persone piu’ bisognose -, apriranno venerdì, senza particolari cerimonie ne’ inaugurazioni, le docce per i clochard fatte realizzare dal Pontefice sotto il colonnato di San Pietro. Realizzate con servizi moderni e completi, accoglieranno i senza fissa dimora per permettere loro di curare l’igiene personale.
"L’impossibilita’ di lavarsi e’ una delle principali difficolta’ che ci hanno fatto presenti. Da mangiare lo si trova, l’occasione di farsi una doccia no. E questo impedisce, ad esempio, anche di cercare un lavoro", ribadisce l’elemosiniere.
A ciascuno verra’ offerto l’indispensabile per la toilette personale, compreso anche un cambio di indumenti intimi. "Si tratta di restituire alle persone la propria dignità", aggiunge Krajewski. Dal 16 febbraio prossimo, poi, nei locali attigui entrera’ in funzione anche la "barberia del Papa", dove i clochard potranno contare ogni lunedi’ per il taglio di barba e capelli su dei barbieri volontari, che per questo servizio hanno dato disponibilita’ nel giorno di chiusura dei propri negozi.
































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