È stata approvata all’unanimità dal Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato la risoluzione sulla composizione del nuovo Cgie, approvato in Senato con voto di fiducia "senza alcuna possibilità – si legge nel testo della risoluzione – di emendare e migliorare il testo".
La risoluzione, nella quale si sottolinea che "in assenza di una necessaria e urgente riforma del Consiglio generale degli italiani all’estero e dei Comites la decisione di ridurre il numero dei componenti del Cgie risulta incomprensibile", impegna il governo a "prevedere con urgenza le linee guida per la riforma della rappresentanza degli italiani all’estero; emanare, in attesa della riforma, un decreto volto a ripristinare il Cgie con i precedenti criteri numerici e di rappresentatività; assicurare la ripartizione geografica dei membri del Cgie in tutte le aree territoriali per garantire la rappresentatività di tutti i paesi dove sono presenti i Comites".
Inoltre, nella risoluzione del Comitato per le questioni degli italiani all’estero, presieduto dal senatore Claudio Micheloni, si sottolinea che "nel 2011 il Senato ha approvato un disegno di legge di riforma della rappresentanza degli italiani all’estero che non è stato esaminato presso l’altro ramo del Parlamento" e che "il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale ha previsto una revisione della spesa per il Cgie dimenticando numerosi altri capitoli di spesa dello stesso dicastero".
Secondo quanto si legge ancora nella risoluzione, il Comitato prende atto che "il ridotto numero di iscritti alle liste di elettori per il rinnovo dei Comites, dal quale deriverà una ridotta e non adeguata partecipazione alla consultazione elettorale del prossimo 17 aprile, è dovuto alla mancata riforma della rappresentanza nella scorsa legislatura e al mancato accoglimento delle proposte avanzate da numerosi senatori".
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