Continua a crescere il consenso del MAIE nella Repubblica Dominicana. Gli italiani residenti nell’isola caraibica vengono a contatto con i coordinatori del Movimento Associativo Italiani all’Estero e chiedono di saperne di più. Del resto, sempre più italiani nel mondo capiscono che il MAIE è ormai l’unica vera alternativa ai partiti tradizionali che ormai sono vecchi e in certi casi superati. C’è anche da registrare il fatto che il MAIE è davvero vicino ai bisogni della gente: altri movimenti o associazioni, chiacchierano e basta.
Federico Floris, vice coordinatore MAIE a Boca Chica, negli ultimi giorni ha prestato assistenza a diversi connazionali, anche su questioni di routine, ma comunque importanti per chi vive in un Paese straniero. Qualche esempio? L’altro giorno a un italiano che vive a Boca Chica è stata “mangiata” la carta di credito in uno sportello bancomat di una banca locale. Il nostro connazionale, un signore di 70 anni, è entrato nel panico: il suo spagnolo non è dei migliori e non riusciva a spiegare cosa fosse avvenuto agli impiegati dell’istituto bancario. Così ha chiesto aiuto a Federico, che immediatamente si è recato in quella banca, ha ottenuto di parlare con il direttore e in dieci minuti ha risolto il problema, facendo in modo che la carta di credito venisse restituita all’anziano connazionale, che lo ha ringraziato con affetto.
Sempre Floris di recente è stato in Tribunale a Santo Domingo per testimoniare in difesa di un altro italiano, che ha subito una truffa da parte di dominicani. Il sostegno e l’aiuto del vice coordinatore MAIE di Boca Chica è stato fondamentale nel processo.
Anche a Nord dell’isola, a Las Terrenas, dove coordinatore MAIE è Ennio Marchetti, cresce sempre di più l’interesse della comunità italiana locale nei confronti del movimento. Gli italiani del posto chiedono informazioni, vogliono capire come fare a partecipare, propongono iniziative concrete a favore dei connazionali residenti.
Nella capitale, a Santo Domingo, la voce del MAIE si fa sempre più forte. Certo, non è facile far comprendere agli italiani che il MAIE è un movimento diverso da tutti gli altri, un movimento mondiale nato da e per gli italiani nel mondo, ma costanza e impegno continuo rompono barriere e scetticismo, così pian piano gli italiani residenti si avvicinano e interessano.
“Il MAIE sta restituendo passione politica e voglia di partecipare a tanti italiani che fino a ieri erano stufi del fumo senza arrosto della politica”, commenta Ricky Filosa, Coordinatore MAIE per il Centro America, che si occupa in prima persona anche della Repubblica Dominicana. “La nostra forza sono proprio loro, i connazionali che si sono resi conto che se non saremo noi stessi ad occuparci dei nostri problemi, non lo farà nessun altro. Ci auguriamo di potere allargare presto l’organigramma MAIE nella RD per avere un coordinatore del Movimento Associativo in ogni importante provincia dell’isola. Attraverso i contatti personali, quelli su internet e sui social network, attraverso l’organo ufficiale del MAIE in Centro America, Azzurro Caribe, l’impegno continua. Ci prepariamo fin d’ora alle prossime sfide che verranno – conclude Filosa -, e guardiamo con grande interesse al rinnovo del Comites di Santo Domingo che dovrebbe avvenire entro il 2014, sempre che il governo italiano non cambi idea e decida per l’ennesimo rinvio. Per gli italiani residenti nella Repubblica Dominicana – ma non solo per loro – sarebbe davvero una iattura".
Discussione su questo articolo