Laura Boldrini, esponente Sel, neopresidente della Camera. Felicissimo Nichi Vendola, ovviamente. E anche Pier Luigi Bersani, segretario nazionale del Partito Democratico, è soddisfatto e commenta con favore il primo discorso di Boldrini. Da sottolineare, per Bersani, il passaggio "sul rinnovamento della politica e l’attenzione grande sul sociale. Credo che abbiamo trovato la persona giusta, finalmente con uno sguardo sul mondo che fa bene alla politica". “Grande gioia” esprime anche Matteo Renzi, sindaco di Firenze e leader dei “rottamatori” del Pd. Per Massimiliano Smeriglio, deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, “l’elezione di Laura Boldrini a presidente della Camera dei deputati e’ la prima buona notizia di questa legislatura".
Critico il Popolo della Libertà, con il suo segretario, Angelino Alfano, che commenta: quello di Boldrini è stato un discorso di insediamento “davvero deludente, colmo di retorica e ideologia tipiche di una vecchia sinistra che non sa guardare al dramma della crisi, alle sue ragioni e all’economia reale”. Gli fa eco Daniele Capezzone, portavoce PdL: “L’intervento di insediamento della Presidente Boldrini si e’ svolto in un’atmosfera di retorica e banalità da vecchia sinistra". "In questo fiume di retorica e di banalita’ – aggiunge – non hanno trovato posto le parole ‘tasse, crescita e sviluppo’. Del resto, questi temi che importano al Paese non importano alla vecchia sinistra".
Scettico il Movimento 5 Stelle. Roberto Fico, candidato alla presidenza della Camera per il M5S, dichiara: “Dalla Boldrini ho sentito dire cose condivisibili, ma non possiamo fidarci di chi applaude adesso e per 20 anni non ha fatto nulla”. La capogruppo del M5S, Roberta Lombardi, parlando in Transatlantico a Montecitorio: Boldrini "si e’ presa un impegno grandissimo quando ha detto di voler fare di questa Camera ‘la casa della buona politica’. Intanto le auguriamo buon lavoro, poi vedremo…". Insomma, dalle parole adesso bisogna passare ai fatti.
































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