"Chi si meraviglia che neppure questa condanna uccida politicamente Berlusconi, non capisce niente dell’Italia": parole che Paolo Bracalini, che scrive sul Giornale, posta su Facebook. Oppure, aggiungo io, non conosce bene Silvio.
Il Cavaliere divide, si sa. L’uomo di Arcore e’ tanto amato quanto odiato, nel nostro Paese e nel mondo. Tutto si puo’ dire del Berlusca, ma non certo che sia uno che si arrende facilmente. A pochissime ore dalla sentenza definitiva che ha confermato la sua condanna per frode, Silvio ci mette la faccia e in un video messaggio assicura: io vado avanti. Ripete che una parte della magistratura e’ estremamente politicizzata e che lui si sente un perseguitato. Capiamo il suo umore, e’ un uomo che ha subìto un duro colpo e che oltre tutto ha davanti a sè almeno altri sei processi, fra Ruby, De Gregorio e tutto il resto. Ne abbiamo dato conto su ItaliaChiamaItalia: in arrivo altri scogli da superare per l’ex premier. Eppure il leader del PdL tiene duro e non si abbatte: almeno, non lo da’ a vedere nelle sue apparizioni pubbliche.
Ragazzi, che spalle grosse che ha lo zio Silvio, questo e’ davvero ammirevole. Lasciate stare che ormai il Cav e’ un pregiudicato (termine forte, d’accordo, ma che secondo il dizionario non indica altro che una persona condannata in via definitiva, come è il caso di B), questo ormai non si puo’ cambiare, anche se i suoi legali solleticano l’idea di rivolgersi alla Corte europea, anche se il PdL dichiara di volersi muore per chiedere la grazia al capo dello Stato. Ma osservare quest’uomo che, dopo avere ricevuto un forte pugno nello stomaco, riesce a rialzarsi e anzi ad affermare con forza di volere continuare la propria "battaglia per la libertà", ci fa pensare che il leader azzurro abbia dentro di sè chissà quale forza sovraumana capace di farlo restare in piedi anche di fronte al più distruttivo uragano.
Da qui a qualche mese, vada come vada, pare proprio che Berlusconi dovrà passare un annetto ai domiciliari. Un anno passa in fretta. E visto che l’interdizione ai pubblici uffici dovrà essere rimodulata, potrebbe anche essere che in un futuro non lontano, magari nel 2016 o anche prima, Silvio possa tornare in prima linea. Difficile? Sì, ma non impossibile. Anche se l’orologio anagrafico corre anche per lui: tic tac, tic tac…
































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