Il ‘battesimo’ non poteva essere piu’ simbolico. Non solo perche’ Donna Assunta (Almirante) in persona si presenta puntuale a inaugurare la nuova sede nazionale della Destra. Ma anche perche’ la nuova location, un appartamento nel cuore dei Parioli a Roma, e’ ‘occupato’, gia’ da marzo, e faceva parte del famoso patrimonio dell’Msi, poi passato ad An, donato proprio da quella contessa Colleoni che lascio’ in eredita’ anche l’altrettanto famoso appartamento di Montecarlo poi finito al cognato di Gianfranco Fini. ‘Da qui parte l’offensiva politica che abbiamo iniziato 5 anni fa con il presidente Buontempo per riportare la destra italiana in Parlamento’, dice il segretario Francesco Storace.
L’inaugurazione, tra linee programmatiche per il ritorno alla lira e schermaglie sul futuro inquilino del Campidoglio, si trasforma in un fuoco di fila proprio contro il ‘traditore’, mai citato per nome. ‘Io non sono mai stata di An – prima stoccata di donna Assunta – io sono del movimento sociale e resto fedele all’origine, non cambio idea’. Per poi rincarare: ‘I Colleoni, i Pallavicini, gli Orsini, gileli abbiamo presentati noi – ironizza – pensando che potesse ereditare non dico le capacita’ ma almeno il simbolo di cio’ che era stato un grande partito’. E ricordando che per lei e il marito Giorgio Fini era stato il loro ‘figlio politico’, aggiunge tagliente che ‘il figlio di un re o e’ re o e’ cretino’. Ma e’ un fiume in piena, donna Assunta. E ne ha per tutti. Anche per Berlusconi che pure le aveva consigliato, come rivela lei stessa, di ‘non parlare di queste cose. Ma a Berlusconi dico che se resta la legge ‘dei maiali’, se non ci sono i nomi sulle schede, noi non andiamo a votar’. E anzi ‘faremo campagna contro il voto e anzi, mi auguro che quel giorno tutti gli italiani abbiano un tale mal di pancia che nessuno potra’ andare a votare perche’ non si potra’ allontanare dal bagno di casa…’.
Gongola Storace: ‘onorato della presenza di donna Assunta che ci assegna l’eredita’ morale’. Anche perche’ ‘abbiamo evitato che questa sede, potesse fare la fine della casa di Montecarlo. Era abbandonata, evidentemente qualcuno pensava di fare l’affare anche qui’. ‘Noi – aggiunge – ci sentiamo proprietari morali’ dell’appartamento, per il quale e’ in corso una causa civile, dopo l’occupazione, il 23 marzo scorso, da parte di alcuni appartenenti a Gioventu’ italiana e al Popolo di Roma: ‘Ma non ci caccia nessuno. Anche perche’ da qualche giorno – spiega – hanno qualche difficolta’ in piu’ a buttarci fuori perche’ c’e’ stata una decisione del Tar sulla Fondazione e non si capisce chi e’ la proprieta’ qui, chi e’ che puo’ buttare fuori qualcuno’. Certo, dovesse essere riconosciuta la proprieta’ di qualcuno, ‘l’affitto lo pagheremo, mica siamo centri sociali. Ma simbolico – conclude – e in lire’.
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