A quanto pare la decisione è stata presa. L’orientamento del partito è quello di non fare le primarie. Il tempo è poco, dunque impossibile organizzarsi come si deve. Ma certo il partito non resterà con le mani in mano in attesa delle Politiche del 2013. Si parla già di una convention, da organizzare possibilmente sempre a dicembre.
Così, altro che “bagno di democrazia”: le primarie del PdL sono state un buco nell’acqua. Un bluff, forse. Finite ancora prima di cominciare. La decisione sarebbe stata presa da tutto il partito e non sarebbe un’imposizione di Silvio Berlusconi, secondo quanto raccontano fonti di via dell’Umiltà.
Maria Stella Gelmini, ex ministro, esponente di punta del PdL, spiega: “Alfano si fa carico dell’unita’ del partito. L’opinione di Berlusconi conta, ma la decisione e’ maturata dopo al riflessione dei dirigenti. La riflessione e’ quella di procedere con strumenti diversi per il rilancio del partito. Berlusconi vuole andare oltre le primarie, noi siamo sempre all’avanguardia fin dal 1994 e non possiamo limitarci a copiare uno strumento del centrosinistra. Con gli ex An lavoreremo insieme, collaborando per trovare la soluzione migliore senza litigare".
Michela Vittoria Brambilla, a proposito della cancellazione delle primarie del Pdl, dichiara: “Le primarie non sono mai state nella nostra tradizione. Noi stiamo lavorando ad un rinnovamento e ad un programma che risponda in modo concreto a quanto ci chiede il popolo del centrodestra, che ha sempre seguito il presidente Berlusconi per i valori e gli ideali di cui e’ interprete, e lo seguira’ ancora".
Ma c’è chi dice no. "Si dice vogliano annullare le primarie, ma nessun organo del Pdl si è riunito. Chi vuole annullarle ci metta la faccia, io non mi ritiro", scrive in una nota la deputata del Pdl Giorgia Meloni.
E dalla Giovane Italia fanno sapere che un dietro-front sulle primarie “sarebbe intollerabile, non staremo fermi a guardare”.
Intanto tira sempre più forte l’aria di scissione: nasce in Emilia Romagna il nuovo movimento berlusconiano “Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi”. Il manifesto è stato presentato nelle scorse ore a Bologna. Il movimento è pronto a sostenere una eventuale lista del Cav.
Le elezioni sono dietro l’angolo, ma l’Italia e le forze politiche del Paese non sembrano ancora pronte. Nell’aria c’è più confusione che altro. Sarà una strana, stranissima, e violenta, campagna elettorale.
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