Il dopo Berlusconi è adesso, ora. Bisogna prenderne atto: è finita un’epoca. Silvio sarà ricordato dalla Storia per ciò che ha fatto, nel bene e nel male, e comunque sia è un personaggio che per vent’anni è stato in primo piano nella scena politica italiana. Ma dopo l’ennesimo flop di Forza Italia, quello alle recenti elezioni europee, il dopo Berlusconi prende forma e di fatto contribuisce ulteriormente al declino del partito guidato dal Cavaliere.
Un recente sondaggio fotografa la situazione che vive il partito azzurro: Forza Italia è al 12%, consensi a picco, un dato che fa preoccupare non poco l’uomo di Arcore. Che ora, dopo tanti anni, sta iniziando davvero a pensare a un piano B: vale ancora la pena restare in prima linea o è meglio finalmente passare il testimone?
Già, l’erede di Silvio in politica. Ma chi è? Dov’è? Il centrodestra non ha un Matteo Renzi, purtroppo. L’altro Matteo, Salvini? Beh, in effetti il leader della Lega è sveglio e guida un partito che, sotto la sua gestione, alle Europee di maggio ha visto crescere i propri consensi, nonostante tutto ciò che è accaduto con il Carroccio in passato, fra diamanti e trote. Ma davvero Salvini potrebbe trascinare con sé l’intero popolo del centrodestra? Ho i miei dubbi.
La verità è che Forza Italia è un partito mai nato davvero, se non nella immaginazione del Cavaliere o dei super dirigenti alla Verdini. Per questo non ha visto crescere al suo interno una classe dirigente degna di tale nome, capace ora di prenderne il timone. Quel 12% è una lama nel cuore di Silvio, che al partito, il suo partito, ha dato moltissimo. Ma la gente evidentemente è stufa, gli elettori di centrodestra fuggono altrove. Di fatto, osservando con attenzione, oggi in Italia una vera destra non c’è. E forse è proprio questo il problema.
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