Parte stasera la "rivoluzione" dei musei voluta dal ministro per i Beni e le Attivita’ culturali, Dario Franceschini. Le nuove norme sono entrate in vigore il primo luglio e prevedono aperture serali prolungate, dalle 20 fino alle 22, ogni venerdi’, mentre la prima domenica del mese i musei saranno gratuiti per tutti.
Stasera saranno 23 i musei e i siti che resteranno aperti in Italia, compreso Pompei, ma il numero di strutture coinvolte aumentera’. A Roma e nel Lazio, dopo le contrattazioni sindacali dei giorni scorsi, stasera apriranno il Colosseo – ma non oltre 1.000 visitatori l’ora su prenotazione e con un percorso limitato per questioni di sicurezza – Castel Sant’Angelo, Villa Adriana e Villa D’Este. A questi, gia’ da agosto si aggiungeranno altri siti statali aperti due ore in piu’ la sera (dalle 20 alle 22): Galleria Borghese, Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Terme di Diocleziano e Crypta Balbi, le Terme di Caracalla e la Galleria nazionale d’Arte moderna e contemporanea.
"I musei statali la prima domenica del mese saranno tutti gratuiti – ha detto il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini- mentre i musei aperti il venerdi’ fino alle 22 sono evidentemente i piu’ grandi, dipende anche dalle risorse disponibili, perche’ aprire fino a quell’ora ha un costo". Si’, perche’ per esempio tenere aperto il Colosseo il venerdi’ sera da luglio a dicembre costera’ circa 37mila euro, stessa cifra che serve a Castel Sant’Angelo. Il costo complessivo da qui a dicembre per un turno di due ore il venerdi’ sera a Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Terme di Diocleziano e Crypta Balbi sara’ di circa 121mila euro, mentre a Galleria Borghese costera’ poco meno di 36mila. Circa 15mila euro per Villa D’Este e Caracalla, mentre 36mila euro per Villa Adriana e 37mila euro per la Galleria nazionale d’arte moderna.
Per quanto riguarda le aperture serali di oggi nelle altre regioni, in Campania resteranno aperti questa sera la passeggiata esterna all’area archeologica lunga via delle Ginestre a Pompei, il circuito museale complesso Vanvitelliano, la passeggiata esterna all’area archeologica e il padiglione della barca di Ercolano. E ancora, a Napoli si potra’ visitare fino alle 22 il Palazzo reale e il Museo archeologico nazionale, oltre al Museo archeologico nazionale di Paestum. In Calabria, il Museo archeologico nazionale (a Reggio Calabria) aderira’ al primo venerdi’ con orario prolungato, cosi’ come la Puglia partecipera’ ai nuovi orari con il Museo archeologico nazionale di Taranto.
Quattro siti in Toscana, tutti a Firenze: aperti fino alle 22 la Galleria degli Uffizi, la Galleria dell’accademia di Firenze, le Cappelle medicee e il museo nazionale del Bargello. A Venezia le Gallerie dell’Accademia saranno l’unico sito veneto aperto, mentre nelle Marche sara’ aperta la Rocca di Gradara. In Piemonte, a restare aperto sara’ il circuito museale del Palazzo Reale di Torino, Armenia Reale e il Museo di antichita’. Infine, in Lombardia aderiranno al nuovo orario la Pinacoteca di Brera (Milano), il Castello Scaligero e le grotte di Catullo e il museo archeologico di Sirmione e il Museo di Palazzo ducale a Mantova.
Come per Roma e per il Lazio, dai prossimi mesi le strutture coinvolte aumenteranno anche nelle altre regioni. Per sostenere le aperture serali del venerdi’ sera in tutti i siti italiani coinvolti serviranno 1.312.177,41 euro. Oltre ai nuovi orari, dal primo luglio sono partite anche le nuove tariffe di ingresso ai musei statali: le novita’ riguardano la fine della gratuita’ per gli over 65, la gratuita’ sotto i 18 anni e sconti fino a 25 anni.
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