L’anno scorso dei 65 bambini tra gli 0 e i 13 anni morti in incidenti stradali in Italia, ben 45, cioe’ il 69%, erano trasportati a bordo di mezzi. Lo ricorda l’Asaps, l’Associazione sostenitori amici polizia stradale, che dopo l’incidente di Trento, dove un bimbo di 6 anni ha perso al vita e altri due sono rimasti feriti, ripropone il problema del trasporto in sicurezza dei piu’ piccoli.
Nel 2012, ad oggi, spiega Asaps citando dati dell’Osservatorio il Centauro, la media non e’ cambiata: in 305 incidenti di rilievo hanno perso la vita 28 bimbi, 19 dei quali trasportati (68%). La fascia piu’ colpita e’ proprio quella dei piu’ piccoli, 0-5 anni, con 15 vittime; seguita da quella 6-10 anni con 9 vittime; 4 in quella 11-13 anni.
Solo 12 gli incidenti avvenuti nella rete autostradale, con un morto (3,6%) e 24 feriti. Sulle strade statali e provinciali gli incidenti sono stati 106, con 18 morti (64,2%) e 120 feriti. Su quelle urbane il maggior numero di sinistri: 142 in cui sono morti 9 bambini (32,1%) e 168 sono rimasti feriti. Per alcuni incidenti non e’ stato possibile rilevare la tipologia di strada. Sulla monovolume dell’incidente in Trentino ‘con 2 adulti c’erano 5 bambini da 6 a 9 anni. Non sembra sia stato rintracciato nessun seggiolino a bordo della vettura’ ha stigmatizzato il presidente di Asaps Giordano Biserni.
L’associazione quindi ha rilanciato il suo appello per l’utilizzo dei seggiolini per bambini e la sua proposta per l’abbattimento dell’Iva dal 21% al 4%. ‘Non e’ possibile che le figurine degli album per bambini godano di Iva agevolata, mentre per i seggiolini corrisponda alla fascia piu’ alta’. L’Asaps inoltre insiste anche sulla necessita’ di creare un mercato dell’usato dei seggiolini per ‘venire incontro alle famiglie piu’ bisognose’.
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