Il sottosegretario al ministero per i Beni e le attività Culturali del governo Letta, Ilaria Borletti Buitoni, in un’intervista rilasciata a Panorama, ha dato un giudizio negativo sul livello dei cuochi italiani. Un sottosegretario del Governo Italiano che fa queste esternazioni deve essere subito allontanato, non solo dal ministero, ma dalla vita pubblica; questa sì che é ineleggibile; é inaccettabile che un membro del governo dica queste cose, e che questo giudizio venga dal ministero della Cultura. Ma quello che é più grave è che nessuna associazione di categoria abbia preso le difese dei nostri cuochi; quando Berlusconi parla della magistratura succede il finimondo, certo la casta dei magistrati ha un potere del tutto diverso rispetto ai povericristi che pure con il loro lavoro e la loro creativita’ portano alta nel mondo la bandiera della cucina italiana.
Sono sconcertato e amareggiato che queste cose vengano dette da un membro del governo, che invece di promuovere la nostra cultura culinaria, l’affonda con giudizi sprezzanti indegni di un rappresentante istituzionale. Mi aspetto da parte delle associazioni di categoria che prendano iniziative in difesa dei tanti colleghi che ogni giorno si impegnano con amore e professionalità, e con spirito di sacrificio, anche negli ospedali, nelle scuole e nelle case di cura.
Da parte del governo e del ministro mi aspetto le pubbliche scuse, e credo che i parlamentari che presentano disegni di legge in difesa della cucina italiana debbano far sentire con forza la loro voce. Ai miei colleghi dico soltanto che siamo soli contro tutti, e finché non saremo uniti sotto la stessa bandiera non potremo mai difenderci con determinazione e con successo. Lo spirito del sindacato é anche questo, non possiamo e non dobbiamo farci denigrare da queste persone che sono pagate con le nostre tasse e il nostro sudore e dovrebbero essere le prime a tutelarci e garantire condizioni di lavoro migliori.
Oggi io mi vergogno di appartenere allo Stato Italiano: forse ho fatto bene a lasciare l’Italia, e mi chiedo perché ancora oggi mi affanno a battermi in difesa della cucina italiana e dei prodotti italiani.
Il sottosegretario Buitoni si dovrebbe vergognare per questa frase, e non mi venga a dire che é stata male interpretata; mi fa specie che a dire queste cose sia una imprenditrice italiana che produce prodotti alimentari e mi indigna ancor più che queste frasi vengano da un parlamentare eletto nelle fila della mia parte politica. Le parole sono pietre, e i politici che concedono interviste dovrebbero pensarci bene prima di lanciarsi in dichiarazioni personali azzardate e anti-italiane.
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