Il Paese è attraversato non soltanto da una profonda crisi economica, ma anche da una diffusa insoddisfazione dei cittadini verso la politica e le istituzioni pubbliche. La fiducia dei cittadini nelle istituzioni è su livelli bassi: in una scala da 0 a 10, giudizi più positivi vengono attribuiti soltanto ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine, mentre i partiti politici sono a livelli minimi.
In particolare, un voto da otto a dieci viene attribuito dal 66,2% della popolazione di 14 anni e più ai vigili del fuoco (punteggio medio 8,1), dal 34% alle forze dell’ordine (6,5), dal 4,8% al Parlamento italiano (punteggio medio 3,6) e solo dall’1,5% ai partiti politici, che ricevono come punteggio medio 2,3.
La fiducia nelle istituzioni locali si colloca a un livello intermedio: al governo regionale e provinciale viene assegnato dai cittadini un punteggio medio pari a 3,7, a quello comunale 4,5.
Sono dati che si leggono nel rapporto annuale dell’Istat presentato questa mattina presso la Sala della Regina della Camera.
Sulla probabilità di sviluppare una bassa fiducia (ossia un punteggio compreso tra 0 e 5) verso le istituzioni comunali influiscono la qualità di diverse tipologie di servizi pubblici offerti, la fiducia nei confronti delle istituzioni nazionali e la regione di residenza. L’aspetto della qualità che più influisce sulla fiducia nel governo comunale è la presenza di sporcizia nelle strade, seguita dalle condizioni della pavimentazione stradale. Anche la percezione del rischio di criminalità influenza le valutazioni dei cittadini.
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