Monza potrebbe essere il punto di svolta per la Ferrari in questa stagione. Felipe Massa ne e’ convinto, lo aveva detto al ritorno da Spa, e con l’avvicinarsi dell’appuntamento con il Gp d’Italia il brasiliano sente crescere l’attesa: ”La gara di Monza e’ speciale, ma al volante di una Ferrari e’ ancora piu’ speciale – ha affermato il brasiliano – . Il grande sostegno garantito dai numerosissimi tifosi italiani da’ poi una spinta extra, che spero quest’anno possa aiutarci ad ottenere un ottimo risultato”. ”Sono brasiliano, ma la mia famiglia ha origini italiane – afferma il pilota in dichiarazioni riportare sul sito ufficiale della scuderia -. Per me questo weekend e’ sempre stato particolare, per quel pizzico di motivazione in piu’ e per la voglia di ottenere un risultato importante. A Monza nel 2010 sono salito sul podio conquistando il terzo posto, ma il mio ricordo piu’ bello su questo circuito non e’ al volante di una Formula 1. Ho vinto in tutte le altre categorie in cui ho corso, due volte in Formula Renault 2.0 e una in F3000. E le vittorie hanno sempre un sapore particolare nel libro dei ricordi”.
Monza pero’ non e’ solo ambiente e sentimento, ma anche tecnica, velocita’, come ga confermato il pilota: ”Sul circuito monzese utilizziamo il minor carico aerodinamico dell’intera stagione – ha spiegato il brasiliano – e infatti rileviamo la piu’ alta velocita’ di punta. Serve una monoposto molto precisa, ma allo stesso tempo non si puo’ sacrificare troppo il carico aerodinamico, per percorrere le curve lente. Il motore e’ molto importante, e spero che il nostro V8 ci conceda un po’ di vantaggio”. Anche in chiave qualifica, finora punto debole delle Ferrari, Monza e’ particolare, dato che, ha sottolineato Massa, ”se si perde un po’ di tempo in una curva, a causa di una frenata eccessivamente ritardata o di una traiettoria non ottimale in uscita di curva, si perde molto tempo lungo tutto il rettilineo successivo. Negli ultimi anni le velocita’ di punta si sono abbassate per i nuovi regolamenti tecnici, anche se – onestamente – e’ una differenza che il pilota non avverte. Con il motore V10 toccavamo i 360 kmh, ma la sensazione che si prova a 340 km/h non e’ poi cosi’ diversa”. Monza sara’ l’ultima gara europea a vedere in pista i motori V8 aspirati – introdotti nel 2006 e che l’anno prossimo lasceranno il posto ai V6 turbo da 1,6 litri – e alla Ferrari sperano che il loro propulsore, vincente il primo anno con Michael Schumacher e nel 2010 con Fernando Alonso, chiuda la sua carriera con una tripletta.
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